venerdì 5 novembre 2021
L''83,3% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, nessun under 60 vaccinato finisce in terapia intensiva. Tra dicembre e febbraio il picco delle terze dosi
Il ministro Speranza ha illustrato i dati sulle vaccinazioni: il quadro epidemiologico vede l'Italia tra i Paesi europei più protetti dalla quarta ondata della pandemia

Il ministro Speranza ha illustrato i dati sulle vaccinazioni: il quadro epidemiologico vede l'Italia tra i Paesi europei più protetti dalla quarta ondata della pandemia - Ansa

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È atteso per metà dicembre il via libera dell'Ema, l'agenzia europea per i medicinali, al vaccino anti Covid-19 per l'età pediatrica, dai 5 agli 11 anni. Lo ha confermato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, nel suo intervento alla conferenza stampa per fare il punto sulle vaccinazioni, a Palazzo Chigi con il commissario straordinario per l'emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo e con il ministro della Salute Roberto Speranza. "L'Ema ipotizza la valutazione del dossier relativo alla dose per la vaccinazione nella fascia 5-11 anni più o meno attorno alla prima quindicina del mese di dicembre. Poi, tra l'approvazione di Ema e quella Aifa il tempo è straordinariamente breve. Ricordo che le dosi pediatriche sono un terzo rispetto alle dosi usate negli adulti", ha detto Locatelli.

La vaccinazione dei più piccoli, ha spiegato il presidente del Cts, è necessaria "sia per proteggere i bambini da forme assai rare, sia per proteggerli da forme di 'long Covid', sia per ridurre ulteriormente la circolazione virale". "Conto molto sul lavoro di persuasione dei miei colleghi pediatri - ha aggiunto -. La cultura delle vaccinazioni ci ha consentito di eradicare malattie come il vaiolo, la polio, cambiare radicalmente la storia di tante altre malattie infettive, dal morbillo all'epatite B".

L'Aifa pronta ad acquistare il farmaco orale autorizzato in Gran Bretagna

"L'Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l'Italia possa avere a disposizione anche questa arma" ha annunciato Locatelli. Tuttavia, a fronte della disponibilità dichiarata dell'Agenzia europea dei medicinali Ema a "supportare eventuali acquisizioni del farmaco molnupiravir", si registra "un ritardo in quella che sarà l'approvazione a livello centrale dell' Ema".

Figliuolo: in grado di assicurare la terza dose a tutti, se necessario

Il commissario Figliuolo ha ricordato che abbiamo "l'83,3% degli italiani con ciclo vaccinale completato, 45 milioni con copertura totale". Si tratta dei "numeri da migliori d'Europa". "Ieri abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate - ha aggiunto -. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo lo avremo tra dicembre e febbraio. In molte regioni sono stati razionalizzati gli hub, ma questa è stata una scelta condivisa con la struttura perché non avremo più i picchi del passato, non arriveremo mai sopra le 350mila somministrazioni al giorno di picco massimo". Qualora dovesse essere estesa a tutti, "noi siamo in grado di assicurare la terza dose a tutti i cittadini" ha assicurato Figliuolo.

"La terza dose - ha ricordato Speranza - in questo momento è fortemente raccomandata per gli over 60, a tutte le persone fragili e a tutti coloro che hanno fatto la dose unica del vaccino J&J".

Tra gli under 60 nessun vaccinato va in terapia intensiva

Nella conferenza stampa si è tornati a sollecitare sull'importanza di vaccinarsi, sia per quanto riguarda le terze dosi che le prime. "Il rischio di essere infettati e sviluppare una patologia grave tale da richiedere il ricovero in rianimazione - ha detto Locatelli - è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è. L'analisi dell'Iss ha documentato che nel Paese fino ai 59 anni di età nessuno dei vaccinati è stato ricoverato nelle terapie intensive, nella fascia 60-79 per i non vaccinati c'è un rischio 21 volte superiore e oltre gli 80 anni 8 volte superiore di finire in terapia intensiva.

Speranza: sulla proroga dello stato d'emergenza decisione a fine anno

Il ministro Speranza ha chiarito che la terza dose di vaccino determina il prolungamento del Green pass: i dodici mesi scattano dalla terza dose. "A oggi alle 7 sono stati scaricati 117 milioni di Green pass - ha detto -, un numero che dà il senso di uno strumento che gli italiani hanno imparato ad utilizzare e credo anche ad apprezzare perché capiscono che è uno strumento di libertà". "Il nostro quadro epidemiologico - ha ribadito - è anche frutto delle scelte che abbiamo fatto in termini di Green pass", rimarca.

Quanto all'eventualità di prorogare lo stato d'emergenza, in vigore fino al 31 dicembre, il ministro ha detto che dipenderà dal quadro epidemiologico. "Sullo stato d'emergenza - queste le parole di Speranza - il governo deciderà nelle giornate immediatamente precedenti alla scadenza. Ciò che è sotto gli occhi di tutti è che i dati ci indicano una crescita della curva epidemica, ma il governo valuterà poco prima della scadenza".

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