Ansa
Quarantena di 5 giorni per chi viene in Italia dalla Gran Bretagna. Lo prevede una nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, che consente invece l'ingresso dai Paesi Ue e dagli Usa.
"Ho firmato una nuova ordinanza - annuncia il ministro su Facebook - che: 1) consente l'ingresso dai Paesi dell'Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone con i requisiti del Certificato Verde; 2) prolunga le misure di divieto di ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka; 3) introduce una quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna".
Sull'ipotesi di un blocco dei voli dalla Gran Bretagna, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha detto, parlando a Rai Radio 1, che "molto dipenderà per la decisione dalla certezza o meno che la variante Delta non eluda i vaccini a nostra disposizione. Questo è il nodo vero, perché se elude i nostri vaccini allora è chiaro che un blocco dei voli dalla Gran Bretagna potrebbe essere necessario".
Inghilterra e Scozia, il 99% dei contagi è variante Delta
Nel Regno Unito accelera il rimbalzo dei contagi alimentati dalla variante Delta (ex indiana): lo confermano i dati di Public Health England (Phe) stando ai quali nell'ultima settimana censita vi sono stati quasi 76.000 casi stimati, concentrati in Inghilterra e in Scozia, dove rappresentano ormai il 99% del totale, con un aumento del 79% rispetto ai sette giorni precedenti.
Uno studio aggiornato della stessa Phe porta peraltro al 75% l'efficacia media dei vaccini esistenti (analoga per Pfizer e AstraZeneca) contro i ricoveri ospedalieri già dopo una sola dose: senza distinzioni fra contagi da variante Delta o Alfa (ex inglese).
Oms Europa: la variante in 29 Paesi su 53, solo il 32% è vaccinato
"La variante di preoccupazione Delta è stata ora segnalata da 29 Paesi su 53 nella Regione europea dell'Oms. Ricordate: indossate la mascherina, lavatevi le mani e osservate la distanza" twitta il direttore dell'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Hans Kluge.
L'esperto posta una sua recente intervista all'emittente tedesca DW, in cui ha spiegato che "il fatto che ci sia una rapida diffusione della variante Delta significa che il virus ha ancora il sopravvento". E aggiunge: "Quando potremo tornare al lavoro come al solito? Semplice, fatevi vaccinare quando è il vostro turno. Il 32% delle persone nella Regione europea dell'Oms ha ricevuto una dose, lontano dal nostro obiettivo di copertura vaccinale dell'80%".
Ecco perché la variante Delta preoccupa
La variante Delta "presenta alcune caratteristiche peculiari che la rendono particolarmente pericolosa" spiega Giuseppe Arbia, professore di Statistica economica all'Università Cattolica di Roma e curatore del sito COVSTAT sull'andamento pandemico da Covid-19. "Innanzitutto, essa è il 60 % più contagiosa della variante Alfa la quale a sua volta era il 40% più contagiosa del ceppo originario. In secondo luogo, colpisce maggiormente le fasce di popolazione più giovane. Infine, tale variante è meno reattiva ai vaccini esistenti i quali, in particolare, sono scarsamente efficaci se somministrati solo con la prima dose e fino alla completa vaccinazione".
Un recentissimo studio apparso su Lancet e basato su un campione di circa 20.000 individui osservati in Scozia da aprile a giugno, ricorda Arbia, "quantifica alcuni di questi aspetti peculiari della variante Delta: lo studio, infatti,evidenzia innanzitutto come il rischio di ospedalizzazione connesso con la variante Delta è circa il doppio della variante Alfa. Inoltre, l'efficacia del vaccino Pfizer sulla variante Delta scende dal 92% al 79% rispetto alla variante Alfa, ma,ancora più drammaticamente, il vaccino AstraZeneca presenta un'efficacia sulla variante Delta che si riduce dal 73% al 60 %rispetto alla variante Alfa". Infine, rileva, "la copertura dai casi gravi derivanti dalla variante Delta (la quale con Pfizer è pari al 94% dopo una dose e sale al 96% dopo la seconda), scende al 71% dopo una dose e al 92% dopo la seconda per AstraZeneca"