giovedì 5 agosto 2021
Il commissario Figliuolo chiede alla Regioni dati certi per prendere le decisioni considerate necessarie
Verso l'obbligo del Green pass per il personale scolastico

Ansa

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Green pass in arrivo. Oggi alle 16 il Consiglio dei ministri metterà nero su bianco il provvedimento, al netto delle resistenze che ci sono ancora soprattutto da parte della Lega. Alle 11,30 è prevista la cabina di regia presieduta da Mario Draghi, che dovrà di nuovo vestire i panni del mediatore/decisionista all’ultimo miglio. La riunione vedrà la partecipazione dei capi delegazione dei partiti e dei vertici del Cts, Locatelli e Brusaferro; seguirà la Conferenza Stato-Regioni per valutare le ultime criticità di un provvedimento complesso che tira in ballo le competenze di tanti ministeri e anche delle Regioni, in particolare per quanto concerne lavexata quaestio della scuola.

Si va, su questo punto, verso l’obbligo per il personale docente e Ata, mentre resteranno fuori dal vincolo gli studenti. I quali, però, dall’età di 12 anni saranno tenuti da domani 6 agosto ad uniformarsi, al pari degli adulti, agli obblighi previsti - in base al decreto del 23 luglio - per i ristoranti al chiuso e i locali dove si consuma al tavolo, per andare al cinema e a teatro, per eventi e competizioni sportive, piscine, palestre, fiere, sagre, convegni, parchi divertimento, sale gioco, partecipazione a concorsi. Il Green pass diventerà ora obbligatorio, in base al nuovo provvedimento in arrivo, ma dal primo settembre, anche per i trasporti a lunga percorrenza soggetti a prenotazione (aerei, treni, traghetti).

Non ci sarà l’obbligo vaccinale per i docenti, la cui adesione alla campagna viene stimata, al momento, intorno all’85%. Il commissario Francesco Paolo Figliuolo conta molto, anche per gli studenti, su un rafforzamento della campagna di informazione, ma intanto, non convinto dai numeri arrivati finora, ha richiesto alle Regioni entro il 20 agosto «dati univoci che tengano conto del reale andamento della campagna vaccinale». Il timore è che in alcune realtà (sotto esame soprattutto Sicilia, Liguria, Sardegna e Calabria) un’adesione molto al di sotto della media possa mettere a rischio proprio la riapertura delle scuole. La Dad per ora è ipotesi lontana, ma dovrebbe per forza di cose essere presa in considerazione nelle Regioni che precipitassero in zona gialla o arancione.

Tuttavia, come ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza, le nuove classificazioni, in base al decreto di fine luglio, non terranno più conto dei contagi ma il livello di ospedalizzazione molto abbassato proprio dalla campagna di vaccinazione.
Restano ora alcune problematiche, da affrontare: l’obbligo di Green pass potrebbe essere esteso, oltre ai clienti, ai ristoratori e agli istruttori delle palestre. Come dovrà comportarsi poi - altro nodo da scogliere - chi, non intendendo vaccinarsi, si vedrà sottoposto all’obbligo? In base alla normativa, agli operatori della scuola non resterebbe che munirsi di tampone ogni 48 ore, tre volte a settimana.

La vaccinazione, quando richiesta, potrà essere omessa o differita in presenza di specifiche condizioni cliniche: si sta pensando di prevedere un «certificato esenti», che però al momento dovrebbe avere un campo di applicazione molto limitato, dal momento che, per ora, un obbligo specifico di vaccinazione esiste solo per il personale medico e paramedico.

Allo studio ci sono anche misure per rendere più agevole e meno oneroso l’accesso ai tamponi. E i tempi sono stretti anche per il potenziamento dei trasporti, in relazione proprio alla riapertura delle scuole. Ieri nella conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni, presieduta dalla ministra Mariastella Gelmini sono stati sbloccati 450 milioni da mettere a disposizione per il potenziamento del trasporto pubblico, anche ricorrendo a convenzioni con società private.

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