giovedì 14 gennaio 2021
In crescita anche il tasso di positività che è 10,7%, rispetto al 9% di ieri. Fondazione Gimbe: il vaccino non è la soluzione immediata, adesso serve il lockdown. 959.848 le persone finora vaccinate
17.246 nuovi contagi e 522 vittime. Dati peggiori rispetto a ieri
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Sono 17.246 i tamponi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 522. Entrambi i dati sono in aumento rispetto a ieri, quando si erano registrate 507 vittime e 15.774 nuovi casi. In crescita anche il tasso di positività che è 10,7%, rispetto al 9% di ieri.

Sono 2.557 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 22 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Il totale degli ingressi giornalieri è di 164. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 23.110, con una calo rispetto a mercoledì di 415.

Gli attualmente positivi sono 561.380, in calo nelle ultime 24 ore di 3.394, mentre dall'inizio dell'emergenza sono 1.694.051 le persone guarite, con un incremento di 20.115 in un giorno.

In quanto ai vaccini in Italia sono 959.848 le persone finora vaccinate contro il Covid, 600.396 donne e 359.452 uomini. Il dato, aggiornato alle 22.45 di oggi, è contenuto nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria. Hanno ricevuto il vaccino 727.386 operatori sanitari, 152.746 unità di personale non sanitario e 79.716 ospiti di Rsa. Il numero di dosi somministrate è pari al 68,1% del totale delle dosi consegnate su tutto il territorio nazionale (1.408.875).


Fondazione Gimbe: curve in risalita, serve il lockdown​

Stanno risalendo tutte le curve. Il vaccino non è la soluzione immediata: adesso serve il lockdown. Lo afferma la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale riferito al periodo 6-12 gennaio in cui rileva l'incremento dei nuovi casi e la risalita delle curve di ricoveri con sintomi e terapie intensive, entrambe sopra soglia di saturazione in metà delle regioni. Salgono ancora i decessi. Per la Fondazione, è rischioso puntare tutto sul vaccino: serve un'immediata e rigorosa stretta per evitare un anno di difficile convivenza con il virus, con ospedali ciclicamente al limite del collasso, continue strette e allentamenti e un aumento inesorabile dei decessi.

Nella settimana 6-12 gennaio 2021, rispetto alla precedente,si conferma dunque l'incremento dei nuovi casi (121.644 vs 114.132) a fronte di un lieve calo del rapporto positivi/casi testati (29,5% vs 30,4%). Stabili i casi attualmente positivi (570.040 vs 569.161) e, sul fronte ospedaliero, lieve risalita dei ricoverati con sintomi (23.712 vs 23.395) e delle terapie intensive (2.636 vs 2.569); ancora in aumento i decessi (3.490 vs 3.300).

In dettaglio, ecco le variazioni rispetto alla settimana precedente di riferimento.

Decessi: 3.490 (+5,8%)
Terapia intensiva: +67 (+2,6%)
Ricoverati con sintomi: +317 (+3,4%)
Nuovi casi: 121.644 (+6,6%)
Casi attualmente positivi: +879 (+0,2%)
Casi testati +36.433 (+9,7%)
Tamponi totali: +89.492 (+10%)

Vaccini: una piattaforma nazionale in sostegno alle regioni​

"In considerazione della necessità di agevolare l'attuazione del piano vaccinale, è istituita, una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare le attività di distribuzione delle dosi vaccinali, dei dispositivi
e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento". È quanto prevede il nuovo Dl anti-Covid approvato dal Cdm.

"Su istanza della Regione o Provincia autonoma, la piattaforma esegue, in sussidiarietà, le operazioni di
prenotazione delle vaccinazioni, e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al Ministero della salute", si legge.

In sostanza, se il sistema vaccinale di una Regione non risulta adeguato a gestire i dati relativi alle vaccinazioni sarà la Piattaforma nazionale - su richiesta della stessa Regione - ad eseguire in sussidiarietà, le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di certificazione, nonché la trasmissione dei dati al ministero della Salute.

Il vaccino Johnson & Johnson in arrivo a marzo​

Il vaccino Johnson e Johnson, uno di quelli opzionati anche dall'Ue, dovrebbe essere distribuito in Usa a partire da marzo, con i dati di efficacia che saranno disponibili entro poche settimane. Lo ha affermato in
un'intervista al New York Times Paul Stoffels, il chief scientific officer della compagnia. "I risultati finali dei test clinici arriveranno a fine gennaio o inizio febbraio - ha affermato Stoffels -. se i dati saranno positivi e l'Fda autorizzerà il vaccino speriamo di iniziare a contribuire alle vaccinazioni a marzo".

La compagnia, rileva il quotidiano, è in ritardo rispetto alla tabella di marcia stilata con gli Usa che prevedeva la consegna delle prime 12 milioni di dosi già alla fine di febbraio. Le previsioni degli esperti parlano di un'efficacia di almeno l'80% per il vaccino, che avrà il vantaggio di essere a singola dose, dopo che i risultati dei test di fase 1, appena pubblicati sul New England Journal of Medicine, hanno verificato che a un mese dalla somministrazione il 90% dei soggetti ha sviluppato anticorpi protettivi.

In Lombardia si torna in classe lunedì 18​

In Lombardia i ragazzi delle superiori potranno tornare (parzialmente) in classe da lunedì prossimo. Il prefetto di Milano Renato Saccone e la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Augusta Celada hanno inviato una lettera al presidente del Tar della Lombardia spiegando che questi sono i "tempi minimi insopprimibili" per dare attuazione al decreto con cui il Tribunale ha sospeso l'ordinanza regionale che imponeva fino al 24 gennaio la didattica a distanza al 100%.

Un memoriale a Codogno​

Un memoriale per ricordare le vittime del Covid-19, proprio nel luogo simbolo della pandemia in Italia: quella Codogno che, prima zona rossa italiana, mise tutto il Paese di fronte alla dura realtà del coronavirus. L'iniziativa, presentata oggi dal sindaco della cittadina lodigiana Francesco Passerini, prevede la realizzazione in via Collodi, vicino alla sede della Croce Rossa impegnata fin dal primo giorno sul territorio, di un nuovo spazio contemplativo, al centro del quale sarà installato il memoriale, formato da tre piastre in acciaio a rappresentare Codogno e le sue due frazioni. Nell'area sarà inserito anche un melo cotogno (simbolo del comune lodigiano) avvolto da fiori e piante che escono direttamente della parte retrostante delle tre piastre. L'opera è stata ideata dall'architetto Carlo Omini e dai dottori in architettura Edoardo Betti e Marco Guselli.


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