lunedì 19 ottobre 2020
«Imperativo proteggere una generazione a rischio. Anche in Italia conseguenze sui minori per la dispersione scolastica. Al via la campagna «Proteggiamo i bambini. Whatever it takes»
Save the children: 150 milioni di bambini in più a rischio povertà
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Rischiano di diventare più poveri e vulnerabili, di essere privati di beni e opportunità essenziali per la loro crescita, di essere tagliati fuori dalla scuola e dalla possibilità di sviluppare capacità e competenze educative. Sono i milioni di bambini e bambine, in Italia e nel resto del mondo, che sulla loro pelle portano le ferite profonde e in molti casi indelebili delle devastanti conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19. Bambine e bambini che rischiano di essere lasciati indietro per sempre e che si vedono strappare dalle mani l’infanzia che hanno il diritto di vivere e il futuro che sognano di costruirsi.

A causa del Covid, infatti, altri 150 milioni di bambini, in tutto il pianeta, rischiano di cadere in povertà entro la fine dell’anno: vuol dire che 1 minore su 3 al mondo potrebbe vivere senza cibo sufficiente e accesso a beni e servizi essenziali; e che altri 6,7 milioni di bambini sotto i cinque anni potrebbero finire nella morsa letale della malnutrizione acuta e 426 bambini al giorno, 1 ogni 4 minuti, che solo in Africa rischiano di morire di fame entro la fine del 2020.

Sono infatti 80 milioni i bambini sotto l’anno di età, in almeno 68 Paesi, che potrebbero non avere più accesso a vaccini salva-vita. La conseguenza? Le morti infantili, nel mondo, potrebbero aumentare del 45%: una percentuale enorme se si considera che solo nel 2019 sono stati 5,2 milioni i bambini sotto i cinque anni che hanno perso la vita per cause facilmente curabili e prevenibili, come la malaria, la diarrea o la polmonite.

Anche in Italia, la povertà economica, seppure con altri effetti, non risparmia i bambini: l’aumento della disoccupazione - stimato dal Fondo Monetario Internazionale per il 2020 al 12,7% e la conseguente riduzione della capacità economica delle famiglie - rischiano di aumentare considerevolmente l’incidenza della povertà minorile, che già oggi colpisce più di 1,1 milioni di bambini. Un rischio che entro la fine dell’anno potrebbe far scivolare nella povertà assoluta 1 milione di minori in più e che va di pari passo con la crescente povertà educativa, che ha visto nel lockdown un peggioramento sostanziale: basti pensare che l’Istat ha certificato che durante il confinamento 1 studente su 8 non possedeva un laptop per la didattica a distanza e più di 2 minori su 5 vivono in case prive di spazi adeguati per studiare. Inoltre da una rilevazione svolta da Ipsos per Save the Children è emerso che 1 genitore su 10 ritiene di non potersi permettere l’acquisto di tutti i libri scolastici per il nuovo anno e 2 genitori su 10 di bambini 4-14enni, fra coloro che ne usufruivano negli anni precedenti, non possono più permettersi di pagare la retta della mensa scolastica.

Una dranmmatica fotografia, dunque, realizzata da Save the Children che diffonde oggi il suo nuovo rapporto ”Proteggiamo i bambini. Whatever it takes”, sull’impatto della pandemia sui bambini e sugli adolescenti, in occasione del lancio della nuova campagna Proteggiamo i bambini, per dare cibo, scuola e protezione a tanti minori, in Italia e nel mondo, colpiti dal devastante impatto socio-economico della pandemia. Una campagna grazie alla quale l’Organizzazione vuole fare ancora di più, dalle periferie italiane agli angoli più remoti del pianeta, per stare accanto ai bambini e alle loro famiglie e che tutti possono sostenere inviando un sms o chiamando da rete fissa il 45533 sino al 31 dicembre, dando così un contributo prezioso al lavoro di Save the Children sul campo.

«Necessario uno sforzo straordinario e coordinato da parte della comunità internazionale e dei governi per proteggere un’intera generazione di bambini», l’appello di Save the Children. Tanti i volti noti del mondo dello spettacolo e della cultura a sostegno della campagna. In Italia, emerge dal nuovo rapporto dell’Organizzazione, alla luce dell’impatto socio-economico del Coronavirus, la povertà assoluta minorile rischia di aumentare considerevolmente, andando ad ingrossare le fila di 1 milione e 137 mila bambini (l’11,4% del totale) che già oggi sono privati dell’indispensabile per condurre una vita dignitosa. Il confinamento imposto nei mesi scorsi ha mostrato il lato più duro dell’impatto socio-economico della crisi sanitaria, impatto che rischia di protrarsi sul lungo termine senza adeguate politiche di resilienza. In base a una ricerca condotta dall’Organizzazione nel mese di aprile, più di 4 famiglie su 10 (46,7%) con bambini tra gli 8 e i 17 anni, nel nostro Paese, hanno visto ridursi le risorse economiche a causa del Covid, il 44,7% ha dovuto tagliare le spese alimentari, una su tre (32,7%) ha dovuto rimandare il pagamento delle bollette (37.1% al Sud, e 43.8% nelle Isole) e una su quattro (26,3%) anche quello dell’affitto o del mutuo.

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