sabato 28 gennaio 2012
​Una richiesta di risarcimento è stata presentata al tribunale di Miami da alcuni sopravvissuti al naufragio al Giglio. Intanto rallentano le operazioni di recupero del carburante a causa del maltempo, mentre i sommozzatori continuano a ricercare eventuali dispersi.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Una richiesta di risarcimento per 460 milioni di dollari è stata presentata al tribunale di Miami da un gruppo di sei passeggeri della Concordia sopravvissuti al naufragio al Giglio. «Non c'è nessuno che sia uscito illeso da quella nave, che abbiano o no riportato danni fisici, l'ansia, lo stress che hanno vissuto accompagnerà li accompagnerà per sempre», ha dichiarato, si legge sul Miami Herald, Marc Bern, l'avvocato di questi passeggeri. La causa è stata intentata in Florida dove ha la sua sede principale la Carnival, il gruppo americano proprietario di Costa Crociere.Bern, un avvocato di New York, ha spiegato che rappresenta «centinaia» di passeggeri e che, insieme a un altro studio newyorkese, si starebbe orientando per una serie di cause multiple invece che un'unica class-action. Quella di Miami non è la prima causa presentata negli Stati Uniti per la vicenda della Concordia: giovedì Gary Lobaton, un membro dell'equipaggio peruviano, ha presentato una richiesta di risarcimento di almeno 100 milioni di dollari a un tribunale di Chicago.Intanto il pontone attaccato alla Costa Concordia per le operazioni di flangiatura sui serbatoi si è staccato dalla nave mettendosi a ridosso dell'imbarcazione per motivi di sicurezza dovuti alle condizioni meteorologiche. Le operazioni erano previste per domani. Mentre i sommozzatori continuano a lavorare sui ponti 3 e 9 alla ricerca dei dispersi.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: