lunedì 16 gennaio 2012
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Il mondo della navigazione genovese è sotto choc per il naufragio della Costa Concordia. Un evento che ha suscitato tra gli operatori del settore, che nel capoluogo ligure sono migliaia, un’emozione che non si ricordava dall’affondamento dell’Andrea Doria, tragedia del mare avvenuta nel luglio 1956 con 46 morti. Il transatlantico, a differenza della nave Costa, apparteneva alla flotta di Stato: l’Italia Navigazione, mentre invece la Concordia è di Costa Crociere, un armatore privato. E compagnia, quest’ultima, che ha il suo quartier generale proprio in pieno centro Genova, nella zona di Piccapietra, dove occupa un grande e moderno palazzo a due passi da piazza De Ferrari. Presenza considerata vanto per la città, rammaricata solo dal fatto che la compagnia abbia scelto, da qualche anno, come base operativa per le navi il porto di Savona, forse per una migliore assistenza che viene offerto dallo scalo della seconda città ligure. La Costa oggi è leader del settore crocieristico in Europa ed in Italia, ma anche la prima del nostro continente ad essere sbarcata in Medio Oriente, dove ha aperto da poco una base a Dubai, e soprattutto in Cina, paese nei cui porti le navi Costa stanno registrando ad ogni crociera il “tutto esaurito”. Ma vanta soprattutto una storia tutta genovese di grande prestigio e tradizione. La famiglia degli armatori Costa, fondatori di flotta e compagnia nata inizialmente per trasportare merce dalla Sardegna a Genova, è infatti un nome mitico nella marineria italiana del dopoguerra. Tra i Costa ci fu un presidente di Confindustria negli anni ’50, ma anche chi fu vittima, nel 1977, di un rapimento a scopo di estorsione da parte delle Br: Pietro Costa che rimase nelle mani dei terroristi da gennaio ad aprile e venne liberato solo dopo il pagamento di un riscatto di un miliardo e mezzo di lire. Le origini della compagnia Costa risalgono al 1845, quando venne fondata da Giacomo Costa, ma solo nel dopoguerra assunse decisamente la caratteristica di flotta per trasporto passeggeri. In tempi più recenti venne ristrutturata e nel 1985 la Costa Crociere spa venne quotata in Borsa. La grande svolta, che la porterà a diventare leader europeo del settore, inizia però nel 1997, quando la statunitense Carnival Corporation, numero uno mondiale delle crociere, la acquistò dalla famiglia Costa e dagli altri azionisti di minoranza per 455 miliardi della vecchie lire. Oggi la Costa Crociere vanta un fatturato di quasi tre miliardi di euro, che appare in continua crescita e conta poco meno di ventimila dipendenti in Italia e nel mondo, compresi gli equipaggi. Quindici le navi che ne compongono attualmente la flotta, ma che è previsto, nel 2014, diventino 17. La Costa Concordia è stata realizzata presso il cantiere di Sestri Ponente, lo stesso oggi in forte crisi e protagonista di una vertenza sindacale tra le più rilevanti e drammatiche degli ultimi tempi, a rischio chiusura per mancanza di commesse dal prossimo marzo. La Concordia è ricordata come una della sue più importanti e prestigiose realizzazioni. Costò circa 450 milioni di euro e la costruzione nel cantiere genovese venne ultimata nel settembre 2005. La compagnia, negli ultimi anni, ha ottenuto anche diversi riconoscimenti mondiali quanto a qualità delle navi e rispetto dell’ambiente. L’affondamento della Concordia è il più grave incidente nella storia di Costa Crociere ed avviene in un momento nel quale la società armatrice sta ottenendo grande successo, con milioni di passeggeri trasportati ed un un autentico “boom” di prenotazioni per le crociere a bordo delle sue navi.
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