martedì 12 marzo 2013
​Bisognerà aspettare l'insediamento del nuovo parlamento, poi l'autorità giudiziaria emetterà l'ordine di esecuzione della misura cautelare per Nicola Cosentino rimasta sospesa in virtù dell'immunità parlamentare: lo ha spiegao l'avvocato dell'ex sottosegretario all'Economia del Pdl
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*** AGGIORNAMENTO DEL 30 SETTEMBRE 2020 L'ex sottosegretario Nicola Cosentino assolto in appello nel processo "Il Principe e la scheda ballerina" per uso di capitali illeciti nella costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe. LEGGI QUI

Nicola Cosentino dovrebbe costituirsi in carcere venerdì, quando saranno terminate le procedure di insediamento del nuovo Parlamento: lo ha comunicato l'avvocato difensore del deputato Pdl. Stefano Montone, che difende Cosentino insieme all'avvocato Agostino De Caro, ha precisato che al momentonon si sa a quale struttura Cosentino dovrebbe presentarsi. Tra le ipotesi, oltre a una delle case di reclusione campane (in particolare, quelle di Napoli), vi è anche quella di un penitenziario fuori regione, per esempio Rebibbia, a Roma."La decisione definitiva sulla struttura in cui verranno scontati gli arresti - ha concluso Montone - spetta all'autorità giudiziaria e sotto il profilo amministrativo al Dap". Nei riguardi di Cosentino, parlamentare uscente non ricandidato, ci sono due ordinanze di custodia cautelare in carcere per le quali la Camera ha rifiutato l'autorizzazione all'arresto, ma che sono state confermate nei giorni scorsi dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere. Le ordinanze sono state emesse nell'ambito di procedimenti nei quali Cosentino è accusato di corruzione, in uno, e di concorso esterno in associazione camorristica, in un altro.

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