martedì 17 maggio 2016
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ROMA La quattordicesima udienza del processo vaticano per la divulgazione di notizie e documenti riservati, celebrata ieri pomeriggio, ha visto la continuazione dell’audizione dei testimoni. Erano stati nuovamente convocati i testi Mario Benotti (già collaboratore del sottosegretario Sandro Gozi) e Paolo Mondani (giornalista di Report), ma non si sono presentati. Così il Presidente del Tribunale Giuseppe Dalla Torre ha chiesto rispettivamente alla difesa dell’imputato monsignor Angel Lucio Vallejo Balda e al 'pm' Gian Piero Milano se insistevano nel richiederne ancora la convocazione. La risposta è stata la rinuncia alla loro testimonianza, per ragioni di economia processuale. Sono stati quindi ascoltati quattro testimoni presenti: Fabio Schiaffi, già addetto al Protocollo della Prefettura degli Affari Economici; la professoressa Lucia Ercoli, officiale sanitario vaticano; monsignor Vittorio Trani, cappellano del Carcere di Regina Coeli; l’ingegner Gianluca Gauzzi Broccoletti, commissario della Gendarmeria vaticana, che ha svolto l’analisi forense dei materiali informatici sequestrati nel corso delle indagini. In particolare Gauzzi ha svolto le 'analisi forense' sui due telefonini e sul computer portatile sequestrati a monsignor Vallejo da cui emergono, così ha riferito, gli scambi messaggistici e via email sui rapporti tra i vari imputati e le modalità su come sono stati passati documenti riservati poi pubblicati nei libri dei giornalisti coimputati: Via Crucis di Gianluigi Nuzzi e Avarizia di Emiliano Fittipaldi. Nella mailbox di monsignor Vallejo era contenuta tutta la documentazione della Commissione Cosea sulle finanze vaticane, nel quadro di un sistema elettronico approntato per 110mila euro da marito dell’altra imputata Francesca Chaouqui, cioè Corrado Lanino, che peraltro deteneva anche tutte le password per accedere ai singoli documenti. Gauzzi ha spiegato l’origine dei documenti pubblicati sul libro di Nuzzi e anche i rapporti tra Chaouqui e Fittipaldi a proposito di inchieste sulle finanze vaticane pubblicate dall’Espresso. Gauzzi ha parlato delle 85 password inviate via email a Nuzzi per aprire documenti Cosea contenuti nella sua mailbox, citando poi, uno per uno, i documenti pubblicati nel libro di Nuzzi, spiegando che in certi casi erano inviati da monsignor Vallejo via whatsapp, in altri casi erano prelevati - sempre secondo l’accusa dallo stesso Nuzzi nella casella elettronica dell’ecclesiastico spagnolo. Nel libro di Fittipaldi, secondo il commissario della Gendarmeria, risultano invece pubblicate informazioni sul patrimonio immobiliare della Santa Sede che sono state reperite anche nella casella email di monsignor Vallejo, il quale, in cinque mail a tarda sera del 1° luglio 2014 le invia a Francesca Chaouqui. La deposizione di Gauzzi si è prolungata e avrebbe richiesto ancora diverso tempo, così alle 19.15 il Presidente Dalla Torre ha sospeso l’udienza, riconvocandola per questa mattina, quando ci sarà il controinterrogatorio delle difese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il processo Francesca Immacolata Chaouqui
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