domenica 12 dicembre 2010
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Gli studenti contro la riforma Gelmini, i disoccupati di Napoli, gli aquilani che contestano il dopo-terremoto: questa mattina, in occasione del voto sulle mozioni di sfiducia alla Camera e al Senato, si mischieranno proteste diverse. Tanto che Roma si prepara ad accogliere i cortei dei manifestanti da "città blindata": ci sarà una apposita sala operativa in Questura per monitorare il percorso dei manifestanti, mentre 1.500 agenti in strada saranno pronti a spostarsi a seconda dello sviluppo degli eventi. Le forze dell’ordine si muoveranno per la Capitale all’unisono, con l’obiettivo di scongiurare eventuali tensioni e scontri, visto che alcuni studenti hanno già annunciato di voler «violare le zone rosse», il cui accesso è stato vietato.Gli studenti partiranno dalla città universitaria de La Sapienza a piazzale Aldo Moro e, una volta arrivati ai Fori Imperiali, si uniranno ad un altro spezzone formato soprattutto da esponenti dei centri sociali, precari e operai della Fiom. «Non abbiamo concordato alcun percorso con la Questura, ma sicuramente punteremo a Montecitorio, nonostante le zone rosse» hanno già fatto sapere i responsabili dell’iniziativa. Altri assembramenti sono previsti in diversi punti della città, tra cui a Ostiense e piazza della Repubblica.Nelle vie d’accesso ai palazzi delle istituzioni i manifestanti potrebbero trovare alcuni blindati a sbarrare la strada, con le forze dell’ordine nelle retrovie: il tentativo delle forze dell’ordine sarà quello di evitare il più possibile il contatto degli agenti con i manifestanti, che arriveranno in massa da tutta Italia.A Roma affluiranno infatti circa 50 pullman provenienti da tutto il paese. Al corteo parteciperanno infatti diverse realtà dei movimenti, dai Carc agli aquilani fino manifestanti di Terzigno, che protestano contro i termovalorizzatori nel proprio Comune.Attesa anche una protesta del popolo viola, che ha organizzato una catena umana attorno alla zona rossa. I primi a spuntare per le vie del centro saranno comunque i parlamentari, visto che con un sms inviato nei giorni scorsi sono stati invitati a recarsi in fretta al Senato e alla Camera per le votazioni, cercando di evitare il caos che nella giornata odierna rischia di paralizzare la città.
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