martedì 3 novembre 2015
Audizione in Parlamento. La Corte dei Conti critica i tagli agli enti locali. Bankitalia: taglio delle tasse su produzione avrà effetti maggiori della Tasi.
«Difficile garantire i farmaci salvavita». E Renzi convoca le Regioni
COMMENTA E CONDIVIDI

La legge di Stabilità varata dal governo è una manovra in deficit che lascia "nodi irrisolti" sul tavolo. Così il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in audizione in Parlamento sulla legge di Stabilità. "Una scelta di politica economica che utilizza al massimo gli spazi di flessibilità disponibili riducendo esplicitamente i margini di protezione dei conti pubblici e lascia sullo sfondo nodi irrisolti (clausole, contratti pubblici, pensioni) e questioni importanti (quali un definitivo riassetto del sistema finanziario delle autonomie locali)", ha detto Squitieri.Nel complesso, secondo la Corte dei conti, le misure proposte con la legge di stabilità "sembrano rispondere ad un disegno preciso: potenziare i segnali di ripresa riconducibili ad una crescita della domanda interna, concentrando l'utilizzo delle limitate risorse disponibili (al netto di quelle necessarie a disinnescare le clausole di salvaguardia) sul rafforzamento della domanda delle famiglie e sulla riduzione degli oneri che gravano sul mondo delle imprese dando, per questa via, impulso alla ripresa dell'occupazione". In tema di investimenti infrastrutturali, invece, si mira a "interromperne il progressivo calo, orientando le risorse su quelli su cui è possibile (e necessario) attivare il concorso europeo". Una scelta di politica economica che, osserva Squitieri, "utilizza al massimo gli spazi di flessibilità disponibili, riducendo esplicitamente i margini di protezione dei conti pubblici". Nel percorso programmatico di finanza pubblica permangono, tuttavia, "aspetti critici che attengono innanzitutto alla tenuta del quadro di riferimento per i prossimi anni". L'allentamento della correzione di bilancio, ricorda la magistratura contabile, "secondo il Governo non pregiudicherebbe, infatti, un rientro del disavanzo di dimensioni significative". Un contenimento che, prosegue la Corte dei conti, "consentirebbe una messa in sicurezza dei conti rispetto all'originale parametro di Maastricht e rappresenterebbe, per questa ragione, un elemento rassicurante per i mercati". Un risultato che trova conferma anche nelle previsioni di finanza pubblica dei centri di ricerca ma che "sconta il carattere temporaneo di alcune coperture e il permanere di clausole di salvaguardia rinviate al futuro". Un loro riassorbimento, nel 2017 e nel 2018, "richiederà la individuazione di consistenti tagli di bilancio o aumenti di entrate sia pur resi meno onerosi dai benefici di una maggiore crescita".

Audizione in Parlamento anche per il direttore generale di Bankitalia Luigi Signorini che ha posto l'accento sulle misure fiscali previste nella legge si stabilità. Le misure che riducono il carico fiscale sui fattori della produzione, ha detto, "appaiono meglio in grado, rispetto ad alleggerimenti delle imposte sul patrimonio, di innalzare la crescita nel medio periodo". L'abolizione della tassa sulla prima casa in particolare secondo Bankitalia non avrebbe effetti massicci sui consumi, ma limitati. "L'abolizione della tassazione sulla proprietà, dal punto di vista macroeconomico, sulla base dell'evidenza empirica finora disponibile, potrebbe avere effetti circoscritti alle famiglie soggette a vincoli di liquidità". La diminuzione delle imposte prevista nella legge di stabilità, ha aggiunto ancora Signorini, "è finanziata solo in parte con riduzioni di spesa; sono previste maggiori entrate, in buona parte derivanti dalla voluntary disclosure". In particolare il direttore di Bankitalia ha evidenzianto che "sia le entrate derivanti dal rientro dei capitali che dai giochi hanno natura "temporanea". Bankitalia ha poi indirettamente criticato la proposta di alzare il tetto del pagamento in contante a tremila euro. "Un limite al trasferimento di contante, anche basso, va mantenuto. Del resto l'esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi non è sorretta da chiara evidenza empirica" ha detto Signorini. È "consigliabile mantenere un regime più severo per le attività più esposte a contaminazioni, quali i money transfer" ha aggiunto.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: