mercoledì 14 ottobre 2020
I morti sono stati 43, pazienti in terapia intensiva aumentati di 25 in 24 ore. Più di mille nuovi contagi a Milano e provincia. Ieri erano stati 440. In Lombardia 1.884 casi. In Campania 818
Folla, nei giorni scorsi, sui Navigli per l'aperitivo

Folla, nei giorni scorsi, sui Navigli per l'aperitivo - Ansa

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Mai così tanti casi di Covid in 24 ore registrati in Italia dall'inizio dell'epidemia: oggi i nuovi contagi sono 7.332 (ieri erano 5.901), ampiamente superato dunque il record raggiunto il 21 marzo, 6.657 casi in un giorno, ma in quel caso i tamponi fatti erano stati 26.336, in terapia intensiva c'erano 2.857 persone e i morti erano stati 793. Inoltre i pazienti totali ricoverati il 21 marzo scorso risultavano essere 17.708 in tutto il Paese.

Il totale dei contagiati dall'inizio sale così a 372.799 comprese le guarigioni e i decessi. In lieve aumento oggi le morti, 43 contro i 41 di ieri (36.289 in totale). I dimessi sono 2.037 in più nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 1.428, per un totale di 244.065. I soggetti attualmente positivi sono 92.445, 5.252 in più in 24 ore, ieri erano stati 4.429. Questo dato non comprende i dimessi e i deceduti. Impennata dei ricoveri in regime ordinario, 394 in più (ieri 255), per un totale di 5.470, mentre frena la crescita dei pazienti nelle terapie intensive, oggi 25 in più contro il +62 di ieri (sono ora 539 in tutto). Nuovo record di tamponi: 152.196, 40mila più di ieri. La percentuale dei positivi individuata oggi, rispetto al numero dei tamponi processati, è del 5%, come ieri. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Nessuna Regione è a zero casi. In testa c'è la Lombardia con 1.884 nuovi contagi. Oltre 1.000 si sono registrati nella sola Milano. Seguono Campania con 818, Veneto con 657, Toscana con 575, Lazio con 543, Piemonte con 499, Sicilia con 366, Liguria con 362, Emilia Romagna con 339 e Puglia con 315. In coda ancora la Basilicata con 9 casi.

Lombardia

A Milano e provincia i nuovi casi sono stati 1.031 contro i 440 di ieri. Nella regione i nuovi ricoveri sono stati 99 nei reparti ordinari e 2 in Terapia Intensiva. I tamponi eseguiti sono stati 29.000 contro i 17mila di ieri, quando si erano contati 1.080 nuovi casi. La percentuale di positivi sui tamponi eseguiti è del 6.3%. Numeri dunque in forte crescita rispetto a ieri che, a quanto apprende l'agenzia AGI, potrebbero portare a nuove misure restrittive dopo un confronto in Prefettura e tra Regione e operatori sanitari.

In Lombardia sono 84.415 i guariti/dimessi. Dei nuovi 1.884 casi positivi, 189 sono debolmente positivi e 13 a seguito di test sierologico. In Terapia intensiva si trovano 64 persone (+2). I ricoverati non in terapia intensiva sono 645 (+99). I decessi sono stati 17 per un totale complessivo di 17.011.

I nuovi casi per provincia: Milano: 1.032, di cui 504 a Milano città; Bergamo: 46; Brescia: 81; Como: 67; Cremona: 30; Lecco: 29; Lodi: 23; Mantova: 42; Monza e Brianza: 150; Pavia: 101; Sondrio: 14; Varese: 110.

«Pronti a riaprire l'ospedale in Fiera Milano»

In Lombardia sono 150 i posti letto in Terapia intensiva previsti nei vari hub destinati a ricevere i malati di Covid. Se si dovessero riempire tutti, "il progetto della Regione è di riaprire l'ospedale della Fiera di Milano". A precisarlo all'Ansa è Antonio Pesenti, coordinatore dell'Unità di crisi della Regione per le terapie intensive.

Attualmente sono attivi 10 hub in Lombardia con reparti Covid, ma se ne potranno attivare progressivamente altri 7-8.

Terapie intensive nel Paese

Da marzo ad oggi è ricominciata la corsa all'allestimento dei nuovi reparti di terapia intensiva negli ospedali italiani. Se alla fine di aprile gran parte delle Regioni avevano provveduto ad attrezzare nuovi posti letto proprio per poter far fronte all'emergenza, nei reparti di terapia intensiva, ora, una parte di quei letti non ci sono più o devono essere riattivati.

Secondo i dati forniti dal Commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, i posti letto in terapia intensiva attualmente in Italia sono 6.458. Prima della pandemia erano invece 5.090. Il governo ha chiesto alle Regioni di aumentare del 50% il numero dei posti letto in terapia intensiva, ciò significa che dovranno diventare almeno 7.635. Secondo Arcuri, il 49% di questo aumento è già stato fatto. Attualmente i posti letto in terapia intensiva sono aumentati in tutte le Regioni. La Lombardia è quella che ne ha di più: 983 di cui, come detto, 64 occupati.

Al secondo posto c'è il Veneto con 790 posti letto disponibili su 825. Nel Lazio la situazione vede 661 posti su 746 disponibili, mentre in Sicilia i posti disponibili sono 489 su un totale di 538. Seguono le altre Regioni. Nessun letto di terapia intensiva è occupato da pazienti Covid nella Provincia Autonoma di Trento. In Val D'Aosta solo 3 dei 20 letti realizzati sono attualmente occupati, come pure nella Provincia Autonoma di Bolzano dove però i posti letto totali sono 55.

Il tasso di utilizzo medio dei posti letto in terapia intensiva in periodo pre-pandemia era pari a circa il 48 per cento. Significa che in media un letto su due dei 5.090 disponibili era occupato: quindi una esigenza di base che si aggira intorno ai 2.600 posti letto. Per l'emergenza Covid in atto sono dunque realmente disponibili nel complesso circa 4000 posti letto, perché gli altri sono occupati da malati non Covid. Nel corso della precedente ondata che ha investito solo alcune Regioni e non tutto il Paese, il picco dei ricoveri in terapia intensiva è stato raggiunto il 3 aprile con 4.068 ricoveri.


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