mercoledì 29 luglio 2020
Solo due regioni, Umbria e Basilicata, non registrano nuovi positivi. Le vittime da inizio epidemia salgono a 35.129
Sei nuovi positivi a Milano, dove fa davvero caldo: mascherine per proteggersi e nebulizzatore del bar per rinfrescarsi

Sei nuovi positivi a Milano, dove fa davvero caldo: mascherine per proteggersi e nebulizzatore del bar per rinfrescarsi - Fotogramma

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Salgono ancora i contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i casi di positività sono aumentati di 289 (ieri erano stati 212 in più), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 6 (ieri erano state 12). I tamponi effettuati sono stati 56.018, quasi 8 mila più del giorno precedente. Solo due regioni, Umbria e Basilicata, non registrano nuovi positivi.

Le persone attualmente positive in Italia sono 12.616 (+7), mentre le vittime da inizio epidemia salgono a 35.129. I casi totali di positività al coronavirus sono 246.776. I guariti sono 199.031 (+275). I pazienti in terapia intensiva sono ora 38, in calo di 2 unità. Sono 11.847 quelli in isolamento domiciliare (+27), 731 quelli ricoverati con sintomi (-18).

Per quanto riguarda la Lombardia, non ci sono decess: negli ultimi 6 giorni, solo ieri c'è stato un morto per coronavirus in regione, dove il totale delle vittime resta quindi fermo a 16.802. Con 8.658 tamponi effettuati, ci sono 46 nuovi casi positivi di cui 18 'debolmente positivi' e 7 a seguito di test sierologici. Senza variazioni i ricoveri in terapia intensiva (13), mentre aumentano quelli negli altri reparti (+3, 154).

Dei 46 nuovi casi, 13 sono in provincia di Milano, di cui 6 a Milano città, 7 a Bergamo e 10 a Brescia. Zero nuovi contagi
nelle province di Lodi, Pavia e Sondrio
.

Balcani nella bufera​

Preoccupa l'andamento della pandemia nei Balcani. In Serbia nelle ultime 24 ore si sono registrati 372 nuovi contagi da coronavirus e sette decessi, dati in lieve calo rispetto a ieri quando i casi erano stati 379 e i morti 8. I totali sono saliti a 24.892 contagi e 558 vittime dall'inizio dell'epidemia nel Paese balcanico lo scorso marzo. Come hanno riferito i responsabili sanitari, è calato anche il numero delle terapie intensive, che sono ad oggi 143, su complessivi 4.501 pazienti in ospedale.

La Serbia, insieme a tutti gli altri Paesi dei Balcani, è interessata da una forte ripresa dei contagi da covid-19, cosa questa che ha indotto l'Italia e altri Paesi Ue a proibire gli ingressi. La restrizione, oltre alla Serbia, riguarda anche Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord e Kosovo.

La Romania resta il Paese dei Balcani maggiormente colpito dal virus, con un numero giornaliero di contagi che da una settimana si mantiene al di sopra di quota mille. E le autorità annunciano crescenti restrizioni.


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