sabato 22 febbraio 2020
Il vescovo sospende le celebrazioni nelle chiese nei Comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova de’ Passerini
A Casalpusterlengo le Messe non saranno celebrate e gli abitanti sono stati invitati a rimanere in casa per prevenire il possibile contagio da coronavirus

A Casalpusterlengo le Messe non saranno celebrate e gli abitanti sono stati invitati a rimanere in casa per prevenire il possibile contagio da coronavirus - Fotogramma

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L’elenco è dettagliato e arriva al termine di una nota del vescovo di Lodi, Maurizio Malvestiti. «Nelle parrocchie situate nei Comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova de’ Passerini (finora indicate dalle Autorità) non saranno possibili "pubbliche celebrazioni" nemmeno domenicali. I fedeli ivi residenti sono dispensati dal precetto di partecipare alla Santa Messa».

In questo modo, la diocesi recepisce quanto previsto al punto primo dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il testo recita testualmente: «Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose».

Per questioni di pubblica sicurezza, dunque, ad alcune comunità del basso Lodigiano verrà chiesto di rinunciare all’Eucarestia domenicale.

«Certamente ci sarà anche qualche sacrificio da affrontare» aveva anticipato in giornata il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, intervenendo da Bari sulla vicenda delle persone contagiate nel nord Italia.

Il cardinale aveva innanzitutto sottolineato che la Chiesa italiana è vicina «a coloro che sono sospettati di essere infettati: questa è la prima cosa che facciamo perché ci rendiamo conto a quali problemi, loro per primi, vanno incontro. Per quello che riguarda tutte le norme igieniche da seguire – aveva aggiunto – siamo continuamente in contatto con il ministero della Sanità per applicare, essendo anche noi un ente pubblico, tutte le norme igieniche».

Già ieri sera, a Codogno, uno dei paesi simbolo dell’emergenza coronavirus, don Iginio Passerini, parroco della chiesa di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata non aveva potuto celebrare Messa «per non andare contro all’ordinanza del Comune che vieta assembramenti pubblici». Sospese anche le attività negli oratori a Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione D’Adda. Eppure, l’attenzione della Chiesa locale per una comunità profondamente colpita dalla notizia dei contagi, resta intatta. Anzi, la vicinanza del vescovo Malvestiti «a tutti si fa preghiera molto intensa e incoraggiamento alla massima allerta a livello sanitario senza alcun allarmismo, nella condivisione colma di speranza rasserenante»

La raccomandazione, a partire da oggi, è quella di dedicare «tempo congruo alla preghiera» e di assistere alla trasmissione della Messa festiva attraverso i mezzi di comunicazione sociale. «Ero in procinto di partire per Bari – ha spiegato monsignor Malvestiti – quale membro della Commissione Cei per l’Ecumenismo e il Dialogo, ma è doveroso rimanere con la comunità diocesana, supplicando con fede il Signore affinché sostenga l’umanità intera nella lotta per fronteggiare questa nuova calamità».

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