venerdì 21 febbraio 2020
In rianimazione 38enne, positiva anche la moglie incinta all'ottavo mese. Ai cittadini di Castiglione d'Adda, Codogno e Casalpusterlengo: «Restate a casa». A Codogno chiusi bar, discoteche e scuole
L'ospedale di Codogno (Lodi), con l'avviso di chiusura del Pronto Soccorso

L'ospedale di Codogno (Lodi), con l'avviso di chiusura del Pronto Soccorso - Ansa

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La polmonite da nuovo coronavirus, Covid-19, è arrivata in Italia, con 14 casi di contagio nel Lodigiano, 2 in provincia di Padova e 250 persone in isolamento in attesa di essere sottoposte al tampone faringeo. I Comuni interessati sono quelli di Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo in Lombardia e Vo' Euganeo in Veneto. «Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa. Chiediamo di rimanere al proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente nuova, particolare per il nostro Paese, invitiamo alla calma» comunica l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

Il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, ha disposto la chiusura di bar, ristoranti, discoteche, impianti sportivi, uffici comunali e scuole almeno fino a domenica 23 febbraio. L'Istituto comprensivo di Codogno resterà chiuso anche lunedì e martedì per le vacanze di Carnevale. Anche il vicesindaco di Casalpusterlengo ha disposto la chiusura di scuole, asili nido e locali pubblici fino a martedì.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha emanato un'ordinanza per la Lombardia che prevede la
sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, delle attività commerciali escluse quelle di prima necessità, di quelle lavorative nelle imprese, educative e dell'infanzia e sportive nei Comuni dell'area interessata dall'emergenza.

In gravi condizioni il "paziente zero" e altri 4

È in prognosi riservata, ricoverato in Terapia intensiva con insufficienza respiratoria all'ospedale di Codogno (Lodi), l'uomo di 38 anni risultato per primo positivo al coronavirus. Le sue condizioni sono ritenute molto gravi, con un lieve miglioramento in serata. Avrebbe contratto il virus cenando con un collega tornato dalla Cina. Ma l'ipotesi resta ancora da verificare poiché il "sospetto diffusore", rintracciato e posto in isolamento all'ospedale Sacco di Milano (punto di riferimento per il Covid-19 in Lombardia), risulta negativo al primo test, oltre che asintomatico. Ulteriori accertamenti saranno necessari per stabilire se abbia contratto il virus in Cina (da dove è rientrato il 21 gennaio), sia risultato per un periodo in grado di contagiare e poi sia spontaneamente guarito senza sviluppare sintomi.

Il 38enne si era presentato domenica al Pronto soccorso, ma era stato rimandato a casa. Mercoledì sera il ricovero, con l'aggravamento e la diagnosi. Un'equipe dell'ospedale Sacco è andata a Codogno, l'uomo non sarebbe trasportabile.

Positiva al virus anche la moglie, incinta di otto mesi, insegnante in maternità, ricoverata in isolamento al Sacco ma le cui condizioni non desterebbero particolare preoccupazione. Gravi un amico e altre 4 persone, tutti sui 40 anni.

Tra i 250 messi in isolamento, 149 sono infermieri, medici, familiari e persone entrate in contatto diretto con il 38enne. Poi ci sono i dipendenti che lavorano nella sua ditta e che hanno avuto contatto diretto con lui. Sotto esame anche quelli con cui aveva fatto sport nei giorni precedenti.

I casi totali di positività al coronavirus in Lombardia sono saliti a 14. Oltre ai 6 casi già comunicati questa mattina altre 8 persone sono risultate positive ai tamponi all'ospedale di Codogno: 5 tra medici e infermieri e 3 cittadini. Tre positivi hanno tra i 70 e gli 80 anni. Almeno 6 persone sono in condizioni serie.

«Chi è entrato in contatto con lui avvisi l'Azienda sanitaria»

Il 38enne, che si chiama Mattia, lavora per la multinazionale Unilever a Casalpusterlengo e risiede a Castiglione d'Adda. È uno sportivo: corsa, calcio, bicicletta, piscina. Negli ultimi quattro giorni era andato a correre, poi al lavoro, aveva giocato a pallone e partecipato a tre cene. I sanitari hanno ricostruito anche cosa ha fatto la moglie. «Chi ha avuto un contatto diretto con il 38enne deve subito chiamare l'Ats per fare il tampone. Solo chi ha avuto un contatto stretto con l'uomo negli ultimi quindici giorni senta l'ospedale di Codogno o di Lodi per gli accertamenti» ha detto l'assessore Gallera.

Video: Castiglione d'Adda «chiuso» per coronavirus

In isolamento al Sacco il "sospettato", non ha sintomi

L'amico con cui il paziente aveva cenato, ai primi di febbraio, «è stato accompagnato all'ospedale Sacco in isolamento» ha riferito l'assessore Gallera. Quello dell'amico «potrebbe essere un contagio asintomatico», né si può escludere che l'uomo sia guarito spontaneamente non risultando più positivo. Tra la cena e il manifestarsi dei sintomi «sono passati 16-18 giorni». L'assessore ha anche precisato che «non abbiamo la certezza di quale sia il caso zero».

Controlli vengono effettuati anche dall'Ausl di Piacenza, in quanto l'uomo lavora per un'azienda di Fiorenzuola d'Arda. «A scopo precauzionale è stata inviata una squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori nell'Azienda Mae di Fiorenzuola» scrive su Facebook il sindaco di Fiorenzuola d'Arda, Romeo Gandolfi. Oggi l'azienda resta chiusa.

Due pensionati settantenni di Vo' Euganeo in isolamento

Sono due pensionati settantenni, di Vo' Euganeo, un piccolo paese ai piedi dei Colli Euganei (Padova), le due persone risultate positive in Veneto ai primi test sul Coronavirus. Lo riferisce all'Ansa il sindaco, Giuliano Martini. «L'ho saputo dal direttore dell'azienda Usl 6 di Padova, Scibetta, mezz'ora fa - afferma - Mi ha comunicato la positività ai test dei miei due concittadini e l'attivazione a Padova dell'Unità di crisi». I due, che hanno in comune la frequentazione di due locali pubblici a Vo' Euganeo, vivono entrambi con familiari. Sono ricoverati in isolamento all'ospedale di Schiavonia, vicino a Este (Padova).

Strutture militari per la quarantena in Emilia Romagna e Lombardia

La Difesa ha individuato le strutture in Emilia Romagna e Lombardia che ospiteranno - così come accaduto al centro militare della Cecchignola - circa 200 persone che andranno in quarantena dopo la vicenda dei nuovi casi di contagio da Coronavirus. Si tratta di strutture alloggiative dell'esercito e dell'aeronautica. Una con oltre 130 posti a Piacenza, l'altra con 50-60 posti a Milano.

Spallanzani: migliora la coppia cinese, quasi guarito l'italiano

«La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di Covid-19, continua a essere ricoverata nel nostro Istituto. Le condizioni cliniche sono migliorate, in maniera significativa quelle del maschio». È quanto si legge nel bollettino medico dell'ospedale Spallanzani di Roma. È in via di guarigione il ricercatore italiano rientrato da Wuhan, «ormai risultato persistentemente negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus». «In questi giorni decideremo se dobbiamo, come probabile, metterlo in osservazione in un'altra stanza» ha detto il direttore sanitario Francesco Vaia.

In merito al 17enne Niccolò, l'ospedale informa che «il giovane studente italiano, preso in carico dal nostro Istituto circa una settimana fa, negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus, continua l'osservazione. Mantiene uno stato di serenità e di buon umore ed è in contatto costante con la famiglia».

Lasciano la Cecchignola, dopo 18 giorni, i rientrati da Wuhan

Per i 55 italiani rientrati a Roma da Wuhan lo scorso 3 febbraio è finita la quarantena alla Cecchignola, la cittadella militare di Roma. Dopo diciotto giorni sempre con guanti e mascherine, isolati dal mondo. Ieri sera sono partiti i primi 19 con le navette dell'esercito dirette alla stazione Termini o con le macchine dei familiari venuti a prenderli.

Nella struttura militare potrebbero arrivare 19 italiani che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess in Giappone e che rientreranno in Italia sabato mattina con un Boeing dell'Aeronautica militare. Ieri si sono registrate 2 vittime tra i passeggeri della nave, mentre salgono a 634 i casi di contagio. A bordo c'erano 3.700 persone tra passeggeri ed equipaggio.

In Cina diminuiscono i nuovi contagi. Oltre 2.200 vittime

La Cina ha registrato un ulteriore calo dei nuovi casi di virus, a 889, mentre i funzionari sanitari hanno espresso ottimismo sul contenimento dell'epidemia. Nelle ultime 24 ore però il numero totale di casi è salito a 75.465 sulla terraferma e ci sono state altre 118 vittime, che portano il bilancio totale in Cina a 2.236, più altri 11 morti fuori dal Paese.

Iran e Corea del Sud, vittime e nuovi casi

Ci sono altri due morti in Iran per il nuovo coronavirus tra i 13 nuovi casi di contagio registrati nel Paese. Lo rendono noto fonti di Teheran. Anche le autorità della Corea del Sud hanno comunicato che ci sono altri 48 casi di contagio: il totale dei contagiati sale così a 204.

In Ucraina la folla attacca pullman di rimpatriati da Wuhan

In Ucraina una folla inferocita ha attaccato con lancio di sassi alcuni pullman che trasportavano un gruppo di 45 cittadini ucraini e 27 stranieri rimpatriati con un volo da Wuhan.

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