lunedì 28 dicembre 2020
Categorie prioritarie sono infermieri e medici poi gli ultra 80enni. Per tutto il resto della popolazione bisognerà attendere la fine del 2021
La prima infermiera vaccinata: Claudia Alivernini dello Spallanzani di Roma

La prima infermiera vaccinata: Claudia Alivernini dello Spallanzani di Roma - Ansa

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Una data storica, 27 dicembre 2020: la giornata comincia alle 7.20 coi i primi tre vaccinati allo Spallanzani di Roma. Ma poi dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna, sono in tanti a sottoporsi a quella puntura al braccio che porta per mano l'Italia fuori dal tunnel.

«L’Italia si risveglia», dice il premier Giuseppe Conte. «Questa è la strada per superare una fase difficile», aggiunge il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma ora, cosa succede? L’obiettivo è quello di raggiungere una copertura dei vaccini che arrivi all’80% della popolazione (con più del 70%, spiegano gli esperti, si raggiunge l’immunità di gregge). Il vaccino, ricorda Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, «è gratuito in Italia e non è obbligatorio». Verrà somministrato in strutture pubbliche e in seguito con l’aiuto dei medici di base.

Quella di ieri è stata una data simbolica: la distribuzione vera e propria del vaccino prende il via il 28 dicembre: sono 470 mila, come ricorda il ministero della Salute, le dosi del siero Pfizer-BionTech – nome commerciale di Cominarty – che ogni settimana arriveranno del nostro paese. Del siero Pfizer-BioNTech sono previste 27 milioni di dosi così distribuite: 8,8 nei primi tre mesi dell’anno, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo trimestre del 2021.

Per il 6 gennaio poi è previsto l’ok dell’Ema, agenzia europea per il farmaco, per il sieri della statunitense Moderna. L’8 gennaio è previsto un evento per i cittadini, e le dosi previste per questo farmaco saranno 10,8 milioni: nei primi tre mesi del 2021 1,4, poi 4,7 nel secondo e 4,7 negli ultimi tre mesi dell’anno. Il totale (Pfizer + Moderna) di dosi sale così a 38 milioni: l’Unione europea sta negoziando con le due case farmaceutiche altre dosi.

Entro giovedì dovrebbe arrivare il via libera delle autorità britanniche al vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford. Secondo Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, come quelli di Moderna e Pfizer è «efficace al 95%. E poi è in grado di eliminare al 100%» i sintomi più gravi che hanno come esito i ricoveri in ospedale per Covid-19, spiega l’ad al Sunday Times. La distribuzione del farmaco dovrebbe partire il prossimo 4 gennaio.


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