sabato 12 dicembre 2020
L'Istituto superiore di sanità suggerisce cautela e nessun allentamento delle misure. Cala l'occupazione nelle terapie intensive, ma "il numero dei morti sarà l'ultimo a decrescere"
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Sono 19.903 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore (5.475 meno di ieri), per un totale di 1.825.775. Secondo i dati del ministero della Salute l'incremento delle vittime in un giorno è invece di 649, che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 64.036.

Cautela e nessun allentamento delle misure: nessun cedimento in vista del Natale. Sono queste le raccomandazioni che emergono dalla consueta conferenza stampa settimanale dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che presenta i dati del monitoraggio regionale della cabina di regia tra Iss e ministero della Salute.

Incidenza di nuovi casi sulla popolazione

Sono in diminuzione i nuovi casi, ma la decrescita non è omogenea in tutte le regioni. L'incidenza dei nuovi casi sulla popolazione nelle ultime due settimane è 455 casi per 100mila abitanti e a 7 giorni è scesa a 193 casi per 100 mila abitanti. Numeri ancora alti, "che dimostrano come è ancora lontana la nostra possibilità di muoversi dalla mitigazione al contenimento", spiega Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss.

La situazione negli ospedali

C'è una decrescita nelle terapie intensive in quasi tutte le regioni ma "i morti saranno gli ultimi a decrescere" e comunque la soglia di occupazione degli ospedali è ancora sopra il livello di guardia.

Il caso Veneto

In Veneto la situazione resta delicata. In base al monitoraggio Iss, è il Veneto a presentare il dato più elevato di incidenza a 14 giorni con 861.32 su 100mila abitanti, dato più elevato anche a 7 giorni (448.54 per 100mila abitanti). Oggi i positivi in regione per Covid nelle ultime 24 ore sono 5.098 mentre i morti sono 110. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha fatto notare il miglioramento dell'incidenza dei positivi, attualmente pari all'8,41%.

Il governatore Zaia, critico nei giorni scorsi nei confronti di molti veneti che non hanno rispettato a pieno le norme di prudenza, ha osservato in diretta Facebook che "Il vaccino rischia di essere l'unica ancora di salvezza che abbiamo, ma che la certificazione Ema ci vuole", ricordando che sono 5 i vaccini "che si stanno somministrando nel mondo e che hanno modalità concettualmente diverse".

L'Abruzzo torna in area rossa per un solo giorno

L'Abruzzo andrà in Area Arancione dal 13 dicembre con ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza. La decisione di oggi del Tar regionale sospende l'ordinanza del presidente Marsilio, giudicata illegittima, che anticipava al 7 dicembre l'Area Arancione e determina il ritorno dell'Abruzzo in Area Rossa fino all'entrata in vigore dell'ordinanza ministeriale, dunque fno a domenica 13 dicembre.

Tornano a crescere i nuovi casi in Emilia Romagna

Tornano a salire i nuovi casi di coronavirus registrati in Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore: sono 1.807 su 17.975 tamponi. Resta alto il numero dei morti, 82, mentre calano i ricoverati in terapia intensiva e i casi
attivi. Tra le persone di cui è stato comunicato il decesso è di Bologna il primato, 24, mentre la vittima più giovane risiedeva in provincia di Modena, 56 anni. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 222 ( -9), 2.813 quelli negli altri reparti Covid (+1).

Ulteriori aperture: no del governo, troppo pericoloso​

È scontro su ulteriori liberalizzazioni per il periodo di Natale e delle feste. Cresce intanto il pressing perché il governo allenti le restrizioni. Ma, in particolare su pressione del ministro della Salute, Roberto Speranza, l'esecutivo non ritiene di dover cedere troppo. Tra l'altro ormai gli ambienti sanitari si stanno già preparando alla terza ondata del Covid prevista per gennaio e che si ritiene dipendente dai comportamenti sociali di queste settimane.

Molto duro in merito il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia: "Il Parlamento ovviamente è sovrano, e se il Parlamento deciderà nella sua interezza di rimuovere i limiti fra i confini comunali rendendo tutto aperto, chi lo farà ne risponderà davanti alle persone che invece chiedono rigore e che noi intendiamo garantire". Lo ha detto parlando con i giornalisti della discussione sulla possibilità di rimuovere il divieto di spostamento tra comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

"Che questa discussione - ha continuato il ministro - venga fuori all'improvviso, solo per tre giorni di festa nei qualiabbiamo semplicemente applicato norme che sono in vigore da un mese e mezzo deve farci riflettere non poco sul tentativo di cercare sempre la scorciatoia in un momento in cui l'unica strada maestra è garantire la protezione della salute e della vita delle persone". "Lo ribadisco - ha aggiunto - perché né io, né il ministro Speranza né gli altri esponenti del governo abbiamo intenzione di deflettere sul rigore e sulla difesa dei più fragili".

I morti nel mondo

I morti per Covid-19 nel mondo sono oltre 1.500.000. Secondo i dati aggiornati della Johns Hopkins University i decessi dall'inizio della pandemia sono in totale 1.598.104.






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