venerdì 13 marzo 2020
Intanto le città chiudono anche i parchi, da domani saranno vietati pure a Milano e Roma. Le province più colpite in Lombardia sono Bergamo, Brescia e Cremona
I medici cinesi inviati da Pechino per aiutare l'Italia contro il coronavirus

I medici cinesi inviati da Pechino per aiutare l'Italia contro il coronavirus - Fotogramma

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Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. I morti per coronavirus sono 1.266, ovvero 250 in un solo giorno. Ieri l'aumento era stato di 189 decessi. Sono, invece, 1.439 le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus, 181 in più di ieri.

Al momento in terapia intensiva si trovano ricoverati 1.328 malati, 175 in più rispetto a ieri.

La letalità (intesa come numero dei morti sul totale malati) del Covid-19 in Italia al momento è del 5,8%. Lo afferma il Report dell'Istituto Superiore di Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al Covid-19 in Italia, appena pubblicato sul sito Epicentro.

L'età media dei pazienti deceduti, riporta il documento, e positivi a Covid-19 è 80 anni, più alta di circa 15 anni rispetto ai positivi e le donne sono il 28,4%. Sono due i pazienti deceduti Covid-19 positivi di età inferiore ai 40 anni. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da Covid-19 hanno un'età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 84.2 - uomini 80.3) e la letalità aumenta in maniera marcata dopo i 70 anni. Negli uomini la letalità risulta più alta, il 7,2%, mentre nelle donne è del 4,1%.

Il punto in Lombardia

In Lombardia sono 9.820 i contagiati, 890 i morti (146 solo ieri), 650 le persone in terapia intensiva (45 più di ieri), 4.435 i ricoverati non intensivi. In isolamento domiciliare 2.650, mentre i dimessi sono stati 1.198 (+93). Lo rende noto la Regione Lombardia. Sono 83 i nuovi positivi al coronavirus nella città di Milano che registra un totale di 534 casi, mentre in provincia sono passati da 1.146 a 1.307.

Aumentano di soli 10 casi i positivi nell'ex zona rossa nella provincia di Lodi mentre le due province più colpite sono quelle di Bergamo e Brescia. Nella provincia di Bergamo i positivi sono passati da 2.136 a 2.368, mentre in quella di Brescia da 1.598 a 1.784. La terza provincia più colpita è quella di Cremona con 1.344 casi positivi. "I dati di oggi evidenziano in maniera chiara e inequivocabile che nell'ex zona rossa il contagio sembra stia rallentando", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La Regione Lombardia ha incontrato "i rappresentanti delle attività produttive per verificare quali siano le attività assolutamente imprescindibili e quali sono le garanzie che devono essere riconosciute ai lavoratori che devono continuare a lavorare", ha riferito il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Alcune associazioni di categoria, come l'Ance - ha detto -, hanno deciso autonomamente di sospendere il lavoro".

In Lombardia è morto Giorgio Valoti, sindaco di Cene, nel Bergamasco. Aveva 70 anni ed era ricoverato,positivo al Coronavirus, all'ospedale Giovanni XXIII. Quando era stato rieletto per la quarta volta lo scorso maggio, qualche giornale aveva definito il politico leghista 'l'ultimo immortale'. Cene è un simbolo per il carroccio che governa ininterrottamente il Comune dal 1990.

I numeri in Veneto

Sono saliti a 1.673, 78 in più della precedente rilevazione, i casi positivi di Coronavirus in Veneto. I decessi sono saliti a 50, 8 in più del bollettino di stamane. Lo rende noto la Regione Veneto. Sono 350 i pazienti ricoverati in area non critica, 108 quelli in terapia intensiva e 103 i dimessi. 29 dei nuovi positivi si riferiscono a Verona, 11 a Treviso, 9 a Padova, 8 a Venezia, 7 a Belluno, 2 a Vicenza, 1 ad un paziente fuori Veneto mentre per 11 è in corso l'assegnazione del focolaio.

L'Emila Romagna rafforza i presidi sanitari

Salgono a 1.397 i posti letto allestiti in Emilia Romagna per i pazienti colpiti dal coronavirus: 100 in più rispetto a ieri. Inoltre, nelle ultime 24 ore sono stati allestiti due nuovi ospedali 'Covid-19' nel piacentino: si tratte delle strutture private accreditate 'Casa di Cura Sant'Antonino' e San Giacomo'. Anche l'ospedale di Bobbio, sempre nel piacentino, è diventato 'Covid-19'. Resta alto comunque il bisogno di medici e infermieri e la Regione ha chiesto alle università di anticapare le sessioni di laurea per gli infermieri. A Parma sono 30 quelli che potrebbero discutere la tesi subito.

Nelle altre regioni

In Puglia 50 persone oggi sono risultate contagiate dal coronavirus: lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Sono stati effettuati 180 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19, di questi 130 sono risultati negativi e 50 positivi. Salgono quindi a 158 i contagi complessivi. Oggi sono state rilevate 18 infezioni in provincia di Foggia, 12 a Bari, 8 nella Bat, 6 nel Leccese, 4 nel Brindisino e due in provincia di Taranto.

Salgono a 43 i decessi, in Piemonte, di persone positive al coronavirus. Ieri sera erano 29. Lo rende noto l'Unità di Crisi della Regione Piemonte. L'età media delle vittime è di 80 anni; la maggioranza (70%) sono uomini. Alessandria è la provincia con il maggior numero di morti, ben 17. Seguono Torino (10), Biella e Novara (4), Vercelli (3), Asti e Cuneo (2) e Verbano Cusio Ossola (1). I piemontesi positivi al coronavirus ricoverati in terapia intensiva sono 130.

In Toscana sono 106 i nuovi casi positivi, in forte aumento. In particolare sono 21 i nuovi casi accertati con i test effettuati nel laboratorio di Careggi, 83 nel laboratorio di Pisa, 2 in quello di Siena. Riguardo alla suddivisione per provincia di segnalazione: 101 Firenze, 48 Pistoia, 26 Prato (totale Asl centro: 175), 79 Lucca, 65 Massa Carrara, 51 Pisa, 27 Livorno (totale Asl nord ovest: 222), 16 Grosseto, 41 Siena, 16 Arezzo (totale sud est: 73). Dal monitoraggio giornaliero 6.184 le persone in isolamento a casa.

Altri due casi positivi a Sassari e ad Alghero. Ora il numero delle persone contagiate da coronavirus in Sardegna sale a 45. Lo rende noto la Regione sulla base dei dati comunicati dall'Unità di crisi regionale. Il presidente della Regione, Christian Solinas, chiede di chiudere porti e aeroporti della Sardegna, con qualche deroga per le merci e alcune tipologie di passeggeri.

"Arriva anche in Calabria il farmaco in fase sperimentale che avrebbe effetti benefici sui pazienti affetti da Coronavirus". Lo annuncia Jole Santelli, presidente della Regione Calabria. "Il 'tocilizumab", è prodotto dall'azienda Roche, - informa Santelli - è nato per curare l'artrite reumatoide e si è scoperto essere in grado anche di ridurre i problemi polmonari dei soggetti colpiti dal Coronavirus. Sarà disponibile per tutti gli ospedali della Calabria". In Calabria ad oggi le persone risultate positive sono 38. I casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro: 6 in reparto; 1 in rianimazione; Cosenza: 6 in reparto; 2 in rianimazione; 2 in isolamento
domiciliare; Reggio Calabria: 6 in reparto; 6 in isolamento domiciliare; 1 guarito; Vibo Valentia: 3 in isolamento domiciliare; Crotone: 5 in isolamento domiciliare.

In Abruzzo, il laboratorio dell'ospedale di Pescara, individuato come centro di riferimento regionale per la gestione dell'emergenza coronavirus, è letteralmente in tilt per i tanti test da eseguire. I tecnici impegnati nelle attività, che stanno lavorando senza sosta ormai da giorni, non riescono a smaltire il tanto lavoro. I test da eseguire sono in costante aumento e sono più di quelli che i tecnici riescono ad eseguire. Lunedì, in laboratorio, dovrebbero prendere servizio due nuovi operatori. Nel frattempo, visto l'aumento dei ricoveri per Covid-19, la Asl sta lavorando costantemente per ampliare il numero dei posti letto disponibili.

La Cina non ha dimenticato il nostro aiuto e ricambia

La Cina non ha dimenticato il contributo italiano alla lotta contro il coronavirus, quando a Wuhan era scoppiata la tempesta perfetta. Così da Pechino sono arrivati ventilatori, mascherine, dispositivi sanitari e un pool di medici esperti, che hanno già combattuto la battaglia nella provincia dell'Hubei. Si tratta di 9 medici specializzati, 6 uomini e 3 donne, giunti ieri sera a Fiumicino con un Airbus A-350. Con loro il vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e il professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan.

"Non abbiamo dimenticato l'aiuto arrivato dall'Italia in passato, questo è un momento in cui vogliamo ricambiare". Così un membro della delegazione cinese giunta a Roma con gli aiuti per affrontare l'emergenza coronavirus. "Tutti gli esperti arrivati oggi in Italia sono stati in Hubei in prima linea e hanno portato le loro più preziose esperienze qui", ha aggiunto.

"Sappiamo che il governo italiano sta cercando di comprare macchinari e il governo cinese sta coordinando questo sforzo per realizzare il prima possibile un acquisto che possa aiutare l'Italia", ha poi dichiarato il membro della delegazione. "Apprezziamo le misure adottate dall'Italia fino ad ora", ha concluso, "sono simili a quelle adottate in Cina dove ora ne abbiamo visto risultati. Con la collaborazione tra i due nostri due Paesi siamo convinti che usciremo prima possibile dalla crisi"

Domani la delegazione cinese formata da esperti del Comitato nazionale di sanità del Paese e dalla Croce rossa cinese sarà all'Istituto malattie infettive Spallanzani di Roma per confrontare le proprie esperienze sul coronavirus con i medici italiani. In queste ore si sta definendo l'agenda degli incontri nei prossimi giorni: la delegazione farà tappa anche al policlinico universitario della Sapienza di Roma, alla Protezione civile, al policlinico di Padova e sta organizzando incontri in Lombardia compreso Milano e Bergamo.

Chiusi anche i parchi

Fare attività motoria non è proibito. Ma da soli. In troppi non hanno capito e si sono affollati nelle aree verdi o nelle zone attrezzate con i giochi per i più piccoli. La polizia è intervenuta più volte in molte città per invitare la gente a diradarsi. Poi però i sindaci hanno deciso di dare una stretta. A Milano il sindaco Giuseppe Sala ha stabilito la chiusura di tutti i parchi recintati da domani. Per quelli aperti è tornato a raccomandarsi al buon senso dei cittadini. Stessa decisione l'ha presa anche Virginia Raggi a Roma Odinanze analoghe a Catanzaro, Bari, Rimini, Forlì, Prato, Pordenone e tanti altri comuni, grandi e piccoli.

Lo stesso a Cagliari dove il sindaco oltre ai parchi ha chiuso anche il mercatino domenicale in piazzale Trento, per contrastare la diffusione del Covid-19, ma fra gli ambulanti c'è chi non tiene conto del divieto di formare mercatini. Stamane la polizia municipale è intervenuta in piazza San Michele, dove si erano piazzati quattro venditori abusivi, che sono stati denunciati.

Fare sport all'aperto? I parchi non sono stati chiusi. Mi auguro la corsetta possa essere l'inizio di una ripartenza ma in questi 15 giorni meno cose facciamo meglio è". Lo dice il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia a 'La Vita in Diretta' su Rai1


«La statistica dice che c'è un timido rallentamento del contagio»

Se l'aumento di casi e decessi documentato dalla Protezione Civile conferma la feroce galoppata del coronavirus, l'analisi statistica dei dati degli ultimi cinque giorni fa emergere un timido rallentamento del contagio, legato alle misure preventive assunte dai cittadini e non ancora al lockdown del Governo. A indicarlo è lo studio pubblicato da Enzo Marinari, professore di fisica teorica alla Sapienza, Enrico Bucci della Temple University, Giuseppe De Nicolao dell'Università di Pavia e Giorgio Parisi dei Lincei.

I dati, aggiornati al 12 marzo e relativi a Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche, mostrano "un primo rallentamento generale dei tempi di raddoppio del contagio, ovvero un aumento del numero di giorni in cui si raddoppiano ricoverati, ricoverati in terapia intensiva e morti: nelle fasi iniziali dell'epidemia era pari a circa 2,5 giorni, mentre ora è salito a 3-4 giorni"

Dopo l'appello donatori di sangue mobilitati, il grazie dell'Avis

Secondo il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi, la risposta dei donatori all'appello di ieri del commissario della Protezione civile Borrelli è stata "un grandissimo gesto di solidarietà di cui ringrazio per conto di tutte le associazioni della nostra regione, la più colpita dal Coronavirus a livello europeo". "Le chiamate che stiamo ricevendo e l'impegno a donare il sangue - ha aggiunto - sono la risposta concreta all'emergenza sanitaria che ci ha travolto". In queste giornate, spiega Bianchi, "bisogna stare a casa e uscire solo nel momento del bisogno e donare il sangue è uno di questi momenti".

I centralini dell'Avis sono stati "presi d'assalto" questa mattina a "donare il sangue per ripristinare la scorta di sangue ed emoderivati" intaccata in queste settimane di emergenza. Alla sede regionale di Milano sono arrivate stamane 60 telefonate, spiega una portavoce che indica una "media analoga" nelle altre sedi territoriali della Regione. "I donatori - ha commentato Bianchi - hanno capito che non c'è nessun rischio di contagio e moltissime persone stanno chiamando per donare".

La convocazione da parte dell'Avis costituisce infatti un "giustificativo per muoversi di casa" e, dal punto di vista sanitario, è garantita la "massima sicurezza del donatore", a cui viene misurata la febbre prima di sottoporsi al trattamento in un "ambiente protetto", indica Bianchi. La sacca prelevata poi "verrà messa in quarantena - ha concluso - ed eventualmente gettata se il donatore avrà sintomi entro i 14 giorni dal prelievo".

Oxfam, informazione e prevenzione anche per gli stranieri

Oxfam, una Ong italiana molto attiva all'estero nelle zone colpite da carestia o dalla guerra, come in Yemen, si sta mobilitando per dare il proprio contributo all’emergenza del Paese, insieme a molti altri tra volontari, enti, associazioni e organizzazioni.

“Oggi stiamo rafforzando del nostro lavoro in Italia, senza dimenticare la prevenzione del rischio di pandemia in paesi poveri colpiti da conflitti e carestie – spiega il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri – In Italia e in Toscana in particolare siamo già al lavoro per sostenere le diverse fasce più deboli della popolazione che rischiano di essere lasciate indietro”.

La priorità oggi è evitare il contagio, proteggendo le categorie di cittadini che hanno più di altre bisogno di essere informate, come le comunità immigrate presso i servizi pubblici e i centri di accoglienza. Anche con il supporto psicologico, con le attività scolastiche online, con i servizi di mediazione per gli stranieri. Oxfam offrirà il proprio contributo specializzato all'intera comunità, sostenendo gli insegnanti con materiali e strumenti che possano consentire la continuità del rapporto con gli studenti, informando e sensibilizzando le varie comunità straniere con le quali è abitualmente in contatto. Per le scuole primarie e secondarie è attiva una piattaforma online (CLICCA QUI per le risorse didattiche) sui temi dell’educazione alla cittadinanza globale di supporto a studenti e insegnanti per arricchire l’attività di didattica a distanza.

A Prato è in funzione uno sportello virtuale rivolto a cittadini italiani e stranieri e un servizio di assistenza psicologica; a Empoli e Campi Bisenzio si fornisce un servizio di consulenza su We Chat per la comunità cinese del territorio e via email anche in francese e inglese. A Firenze, presso il centro “Metropolis” delle Piagge, è attivo il servizio virtuale attraverso chiamate o video chiamate per sportello di ascolto, informazioni e consulenza legale, fiscale, supporto scolastico e il servizio Caf. Per info: www.oxfam.it

Il lavoro di informazione sulle corrette norme per prevenire la diffusione del contagio, è inoltre assicurato da un servizio di mediazione linguistica per i cittadini stranieri che si rivolgono agli ospedali e alle strutture nel territorio della Asl di Arezzo, Siena e Grosseto. Sarà disponibile un decalogo in diverse lingue rivolto ai richiedenti asilo e ai minori non accompagnati nei centri di accoglienza gestiti da Oxfam in Toscana.

Taxi gratis per gli anziani a Milano

"Una corsa per gli anziani", 40 taxi cooperativi gratis a disposizione degli anziani per agevolarli nei movimenti e negli approvvigionamenti presso le loro abitazioni. È l'iniziativa delle cooperative Taxiblu e Autoradiotassi 02-8585 da un'idea di Legacoop Lombardia e con il supporto del Comune di Milano Assessorato Politiche sociali e abitative. "I tassisti che hanno deciso di aderire all'iniziativa non torneranno a casa - si legge in un comunicato di Legacoop Lombardia - ma saranno a disposizione per i cittadini più fragili, dimostrando di rappresentare non solo una categoria economica ma una comunità sociale e umana che non vuole spegnere i motori in un momento così critico e mutevole per l'intero Paese".

Lo sport ai tempi del coronavirus

Anche il campionato della Germania si ferma con effetto immediato a causa della pandemia di coronavirus. Lo ha reso noto la Lega calcio tedesca.

In Italia "La posizione della Lega Serie A, condivisa ieri con i Club e seguita da tutte le altre Leghe europee, resta quella di terminare l'attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno". Si legge in un comunicato al termine dell'assemblea dei club in video conferenza per proseguire la valutazione, iniziata ieri, dell'impatto del Covid-19 sullo sport. "A tal fine la Lega Serie A, il cui obiettivo primario in questo momento resta la tutela della salute, ha costituito alcuni gruppi di lavoro che si dedicheranno ad affrontare l'emergenza coronavirus. I tavoli di
lavoro - spiega la Lega -, che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Società, riguarderanno tematiche mediche, tecnico-sportive, di rapporti istituzionali e di risk assessment per le Società e per la stessa Lega Serie A".

E dopo Gabbiadini ci sono altri 6 calciatori positivi al Covid-19 in casa Sampdoria e con loro è risultato positivo anche il medico Amedeo Baldari. Lo rende noto la società. "Sono tutti in buone condizioni di salute e nei loro domicili a Genova", scrive la società sul suo sito dove ribadisce "di aver immediatamente applicato tutte le procedure previste dalla normativa".

L'Udinese ha comunicato in serata che, alla luce del caso di positività al Covid-19 di un calciatore della Fiorentina, i giocatori della prima squadra rimarranno in auto-isolamento nelle proprie abitazioni fino al 22 marzo.

E Cristiano Ronaldo, Cr7, che parla per la prima volta da quando ha lasciato Torino per restare a Madeira sui social scrive: "Proteggere le vite umane è più importante di qualsiasi altro interesse. È importante da parte di tutti seguire i consigli dell'Oms e dei governi di ogni Paese" e rivolge "un pensiero a tutti quelli che hanno perso qualcuno di caro" e ed esprime "solidarietà a chi sta combattendo contro il virus, come il mio compagno Daniele Rugani".

Requisite ventimila mascherine. Consegnate alla Lombardia

Il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha firmato, su disposizione del capo della Protezione civile, due provvedimenti di requisizione di mascherine. In un caso si tratta di 420 mascherine inviate dagli Stati Uniti a una ditta del milanese, nel secondo di 19.980 mascherine sottoposte a fermo dall'Agenzia delle Dogane perché destinate ad essere inviate in Brasile senza l'autorizzazione della Protezione civile. Le mascherine sono state consegnate alla Regione Lombardia per le finalità indicate dal Capo Dipartimento di protezione civile.





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