sabato 14 novembre 2020
Dal Monitoraggio settimanale emergono cauti segnali di speranza. Ma non c'è ancora un calo della curva e sale l'età media dei contagiati
Brusaferro

Brusaferro - Ansa

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Obiettivo: portare l'indice di contagiosità Rt al di sotto di 1 il più rapidamente possibile. "Questo per evitare un'onda lunga" di casi che poi si traducono in ricoveri in area medica e in Terapia intensiva". Lo ha precisato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, in collegamento con la conferenza stampa al ministero della Salute sui dati del monitoraggio settimanale relativo all'evoluzione epidemiologica del Covid-19 in Italia.

"La scorsa settimana - ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli - avevamo notato un rallentamento della curva. Questa settimana c'è una lieve remissione del Rt, che però non si traduce ancora in un calo della curva perché il numero dei casi è ancora significativo". "Il dato - ha aggiunto - è un effetto delle misure prese con i vari Dpcm".

Contemporaneamente all'Rt, l'indice di contagio, è calato anche l'incremento giornaliero dell'occupazione delle Terapie intensive, che ieri erano cresciute di 60 unità, di 89 il giorno precedente, di 110 tre giorni fa e di 122 quattro giorni fa. "Cominciamo a vedere in maniera chiara e inequivocabile una decelerazione che deve essere motivante ad andare nella direzione di riuscire, col contributo di tutti, a far flettere la curva epidemica", hanno osservato Locatelli e Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute.

La remissione del Rt non si traduce ancora in un calo della curva perché il numero dei casi è ancora significativo. E quindi non si può allentare l'attenzione. "Tutte le Regioni sono in rischio alto - ha detto Brusaferro -. La gran parte dell'Italia è nello scenario 3, con alcune Regioni nello scenario 4, con un Rt superiore a 1,5. L'obiettivo è ridurre più rapidamente possibile l'Rt sotto 1, per evitare che un'onda lunga possa mettere in ulteriore sovraccarico i servizi sanitari".

Un dato che preoccupata è l'aumento dell'età media dei contagiati. "Seppur lentamente, l'età mediana delle persone che si infettano sta crescendo, non siamo ai livelli di marzo ma l'età sta crescendo - ha detto Brusaferro -. In questa fase il numero di persone anziane che contraggono l'infezione è cresciuto. Il punto più basso si era registrato verso Ferragosto". Il 50% dei contagiati sono asintomatici. "Aumentano le curve dell'occupazione in area medica e Terapie intensiva e si stanno raggiungendo le soglie limite, ma bisogna anche considerare i posti letto attivabili nel Paese e che si stanno già predisponendo".

"L'uso delle mascherine di comunità e chirurgiche - raccomanda Brusaferro - è uno strumento importantissimo anche per i prossimi mesi, ma vanno usate correttamente. Tenerle sotto il naso, ad esempio, non è un uso corretto. Il tipo Ffp2 e Ffp3 è invece per un uso professionale e hanno un tempo di utilizzo più limitato".

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