lunedì 16 marzo 2020
Stop ai collegamenti con la Sicilia; allarme in Lombardia, mentre l'assessore regionale alla Salute, Gallera: ci servono altri medici. "Alla Fiera Milano nuova struttura ospedaliera"
In Italia positivi in 23mila. Primo segnale al ribasso per i nuovi contagi
COMMENTA E CONDIVIDI

Sono 23.073 le persone attualmente positive in tutta Italia, 2.749 pazienti guariti, di cui 414 guariti nella giornata di domenica. Mentre sono 2.158 i morti, di cui 349 nell'ultimo giorno. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 27.980. I dati sono stati forniti dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile delle ore 18.

"Sono 2.470 i nuovi casi positivi, è un numero al ribasso anche se non sono presenti i dati di Puglia e provincia di Trento. Ma il trend è al ribasso. Il totale dei positivi attuale è 23.073", ha precisato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, in conferenza.

Il contagio nelle regioni

Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 10.861 i malati in Lombardia (819 in più di ieri), 3.088 in Emilia Romagna (+347), 2.274 in Veneto (+285), 1.405 in Piemonte (+375), 1.185 nelle Marche (+98), 841 in Toscana (+78), 472 nel Lazio (+76), 363 in Campania (+67), 575 in Liguria (+82), 346 in Friuli Venezia Giulia (+30), 203 in Sicilia (+24), 212 in Puglia (dato di domenica, oggi non pervenuto), 367 in Trentino (dato di domenica, oggi non pervenuto), 165 in Abruzzo (+37), 159 in Umbria (+20), 15 in Molise (-2), 105 in Sardegna (+30), 103 in Valle d'Aosta (+47), 87 in Calabria (+21), 235 in Alto Adige (+36), 12 in Basilicata (+1).

Quanto alle vittime, se ne registrano: 1.420 in Lombardia (+202), 346 in Emilia Romagna, (+62), 69 in Veneto (+6), 111 in Piemonte (+30), 57 nelle Marche (+11), 14 in Toscana (+6), 50 in Liguria (+17), 9 in Campania (invariato), 19 Lazio (+3), 22 in Friuli Venezia Giulia (+8), 16 in Puglia (dato oggi non pervenuto), 6 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (invariato), 4 in Abruzzo (+1), 1 in Umbria (invariato), 2 in Valle d'Aosta (+1), 6 in Trentino (dato oggi non pervenuto), uno in Calabria (invariato), 2 in Sardegna (invariato), 1 in Molise (+1).

I tamponi complessivi sono 137.962, oltre 91 mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

I pazienti deceduti in Italia a causa per conseguenze legate al coronavirus rappresentano il 29,5% di tutte le vittime registrate nel mondo a causa di questa pandemia. A renderlo noto è l’isitituto Spallazani, basandosi sui dati dello European Centre for Disease Prevention and Control e della Protezione Civile.

In Cina ci sono stati il 52,3% dei decessi, in Iran circa il 10% e in Spagna il 2,2%.
I casi di coronavirus fuori dalla Cina hanno superato per la prima volta quelli nel Paese asiatico. Nel mondo, secondo l'ultimo bollettino della John Hopkins University, i contagiati sono 87mila, contro gli 80.860 dichiarati dalle autorità cinesi.
Fuori del Paese del dragone sono morte 3.241 persone, contro le 3.208 in Cina. Secondo il bilancio tracciato dall'Afp, il coronavirus ha ucciso più di 6.500 persone in tutto il mondo e i contagi sono più di 168.250. Tre decessi su dieci sono avvenuti in Italia.


Come si stanno attrezzando gli ospedali in Italia

Sul fronte del rafforzamento dell'esecuzione dei tamponi per fronteggiare e limitare l'emergenza coronavirus, la Regione del Veneto ha approntato un nuovo piano specifico che porterà in una settimana all'effettuazione del test dagli attuali 3.210 al giorno a 11.330 al giorno, coinvolgendo tutte le microbiologie della rete ospedaliera regionale. "Abbiamo già dato ai Direttori Generali delle Ullss - ha spiegato il governatore Luca Zaia - le indicazioni di predisporre i tamponi, partendo a tappeto, con priorità a tutti i 54 mila lavoratori della sanità, a quelli delle case di riposo, e ai medici di medicina generale. Subito dopo toccherà a tutte le persone che hanno dei sintomi ma che, oggi come oggi, dovrebbero attendere la fine del periodo di osservazione. La filosofia è semplice: piu' casi isoliamo, più sicurezza creiamo". In totale si tratterà di circa 20mila tamponi quotidiani.

"Alle ore 16.30-17 incontreremo, con il presidente Fontana e con gli assessori Sala e Caparini, Guido Bertolaso nella zona della Fiera. Ci sarà anche l'ad della Fiera, Pazzali". Lo ha fatto sapere l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, durante una diretta su Facebook, parlando della nuova struttura ospedaliera che dovrebbe sorgere in Fiera Milano e del nuovo consulente al progetto Bertolaso.

L'incontro servirà "per iniziare il lavoro di realizzazione del nuovo ospedale, affinché venga iniziata la raccolta delle disponibilità sia del personale che delle forniture, a cui si dedicherà Bertolaso", ha spiegato ancora Gallera, segnalando che nel numero di contagi la provincia di Brescia ha superato Bergamo e nuovamente facendo un appello ai medici in pensione perché si mettano al servizio della comunità.

Nel contempo è arrivata una comunicazione dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma che ha messo a disposizione i propri reparti per accogliere i pazienti – con l’esclusione di quelli provenienti dal Pronto soccorso – degli Ospedali in prima linea nella lotta all’emergenza COVID-19. Lo rende noto un comunicato dell'Istituto. "Solo nell’attuale reparto di Dermatologia, da oggi, sono a disposizione 50 posti letto - sottolinea la nota -. Le Direzioni sanitarie concorderanno le modalità di ricovero nel rispetto di quanto definito dall’Unità di crisi istituita presso la Regione Lazio".

Il ministero dei trasporti: stop ai movimenti da e per la Sicilia
«A seguito della richiesta pervenuta da parte della Regione Sicilia, la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato nella notte il decreto che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per la Sicilia». L’annuncio del ministero dei Trasporti è chiaro: da adesso si potrà attraversare lo Stretto di Messina solo «per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità». Viene mantenuta invece la circolazione delle merci.

Ecco le nuove zone rosse: Ariano Irpino in provincia di Avellino e Medicina nel Bolognese

Zone rosse per Medicina e Ariano Irpino. Il commissario per l'emergenza coronavirus dell'Emilia-Romagna Sergio Venturi spiega la decisione di chiudere in una zona rossa la cittadina tra Bologna e Imola. In un'area, il bolognese, che oggi fa registrare un +43 di casi (201 in tutto), l'imolese è passato da solo oggi a 90 casi, +18 in 24 ore.
"Avevamo bisogno di dare un segnale di grande attenzione-spiega ancora Venturi- pensiamo di aver fatto una azione preventiva diversamente da ciò che è accaduto in Lombardia dove per tanto tempo non si è intervenuto sulla bergamasca". Quel provvedimento, comunque, "mi auguro di poterlo ritirarealtrettanto in fretta".
Da domenica anche Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stata dichiarata "zona rossa" dall'ordinanza del presidente della Regione della Campania Vincenzo De Luca.

Troppe persone a passeggio lungo le scalinate storiche e i sentieri collinari alla Spezia lo scorso weekend. Per questo il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ne ha vietato l'accesso con un'ordinanza in vigore da mezzanotte del 16 marzo fino allo stesso orario del 3 aprile. A Lerici e a Porto Venere è stato impedito per lo stesso motivo l'accesso a spiagge, moli e scogliere.
Il comune di Levanto da oggi vieta l'accesso a Porto Pidocchio, una passeggiata a mare. Lo stesso stanno facendo altre città liguri come Rapallo, che hanno già messo fettuccine rosse e bianche a chiudere diverse spiagge come quella di San Michele.

Quali eventi vengono rinviati a causa dell'emergenza sanitaria

E' stato rinviato il Salone del libro di Torino. Non è stata indicata nessuna data. "Il Salone Internazionale del libro di Torino - spiega una nota - anche quest'anno si farà e sarà una grande occasione di incontro tra autori, editori e lettori. L'organizzazione sta lavorando con la passione di sempre all'edizione 2020, ma per poter continuare a essere un punto di riferimento di questa straordinaria comunità, il Salone del Libro deve prima di tutto garantire le condizioni di sicurezza e di salute del suo pubblico, dei suoi espositori e del personale che vi lavora. Per questo motivo, preso atto della situazione di emergenza, nazionale e internazionale, nella quale ci troviamo, e in accordo con le istituzioni e i partner che collaborano in maniera essenziale alla sua organizzazione, oltre che con Lingotto Fiere, il Salone del Libro di Torino ha valutato necessario e responsabile rimandare la manifestazione a una data che comunicheremo prima possibile".

L'emergenza sanitaria legata al coronavirus ha costretto gli organizzatori a cancellare anche il Tour of the Alps, già Giro del Trentino, per diversi ciclisti una sorta di antipasto del Giro d'Italia. L'evento Euroregionale, giunto alla 44esima edizione e che prevedeva tappe in Trentino, Alto Adige e Tirolo, non potrà svolgersi dal 20 al 24 aprile.

Le regole a cui attenersi per evitare che si diffonda il coronavirus

Il ministero della salute ha ricordato e rilanciato sui social anche le regole a cui attenersi in queste giornate di emergenza sanitaria.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: