mercoledì 21 ottobre 2020
Le vittime sono state 127, aumento delle terapie intensive di 56 unità. I ricoverati con sintomi sono 603 in più rispetto al giorno prima. L'allarme di Pregliasco
15.199 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. "Attenzione alle grandi città"
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15.199 nuovi casi di contagio e 127 nuovi decessi legati al coronavirus in Italia sono stati registrati nelle ultime 24 ore. In forte aumento rispetto a ieri, quando erano stati 89. Il totale sale a 36.832. Lo comunica il ministero della Salute.

I nuovi dati del bollettino del ministero della Salute registrano un aumento delle terapie intensive di 56 unità. I ricoverati con sintomi sono 603 in più rispetto a ieri. Le vittime sono 127 in 24 ore. La Lombardia, come la Campania, sceglie di attuare la chiusura notturna dalle 23 alle 5 mentre il Piemonte chiude i centri commerciali nel weekend. Aumento di casi di contagio in Veneto.


Il virologo Pregliasco: misure specifiche per Milano, Napoli e le città metropolitane

Sul coprifuoco in Lombardia che entra in vigore giovedì 22 ottobre è intervenuto il virologo Fabrizio Pregliasco: "Sono il primo step, dovremmo valutare l'efficacia nel breve periodo e immaginare se saranno necessari, e spero di no, ulteriori giri di vite per ridurre la quota dei contatti" ha spiegato in un'intervista a Radio Capital Pregliasco. "Dobbiamo concentrare i contatti su quelli essenziali, legati a scuola e lavoro. Milano ha bisogno di misure specifiche? Temo di sì, Milano e anche Napoli sono messe male. Credo che in tutte le città metropolitane", continua Pregliasco, "vadano prese particolari attenzioni, magari aumentando chiusure e zone rosse. Bisogna andare per step successivi e togliere tutto ciò che via via viene ritenuto superfluo rispetto agli aspetti essenziali: scuola, lavoro, assistenza sanitaria. Anche le palestre? A questo punto sì".

Il premier Conte dice che il vaccino arriverà a fine anno, stima "irrealistica" secondo il microbiologo Crisanti: chi ha ragione? "Hanno ragione entrambi", risponde il direttore sanitario del Galeazzi di Milano. "Seguendo gli studi clinici, pare che si arriverà a una registrazione entro fine anno e a una disponibilità di alcuni lotti. Questo darà la possibilità di dare copertura ai soggetti più a rischio e al personale sanitario, ma per l'industrializzazione su grandi numeri serve più tempo. I risultati della vaccinazione non sono istantanei: credo che le prime vaccinazioni potranno cominciare subito dopo la registrazione, attesa per la fine dell'anno, ma i risultati si vedranno su un periodo di un anno dal momento dell'inizio della campagna vaccinale".

LOMBARDIA

Più che raddoppiati i nuovi casi segnalati in Lombardia nell'ultima giornata (dato del 21 ottobre): 4.126 di cui 1.858 nella provincia di Milano; i tamponi fatti sono stati 36.416, circa 15mila in più rispetto al giorno precedente. La crescita del rapporto tamponi/positivi è inferiore al 2% per effetto del record di esami eseguiti.

"Le strutture sanitarie temporanee allestite nei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo riaprono nei prossimi giorni e garantiranno al sistema lombardo i primi 201 posti letto aggiuntivi di cure intensive, che saranno gradualmente occupati". Lo annuncia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione della Giunta che ha varato uno specifico provvedimento in materia, proposto dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera.

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VENETO

Il bollettino della Regione Veneto sull'emergenza coronavirus registra un aumento di casi di contagio, con 1.422 nuovi positivi in un giorno. Il dato è doppio rispetto ai peggiori dati della prima ondata. Gli infetti totali passano dai 36.843 del 20 ottobre a 38.265 del 21. Ci sono anche 14 vittime, che portano il numero complessivo dei morti a 2.282.

Preoccupano soprattutto Venezia e Verona. L'impennata si riscontra soprattutto nella provincia di Venezia, +504, mentre in termini assoluti resta Verona quella con il maggior numero di infetti dall'inizio dell'epidemia, 8.168. I casi attualmente positivi salgono a 11.433. I soggetti in isolamento fiduciario sono 13.619 (+434). Scendono, invece, i numeri dei ricoverati con Covid nei normali reparti ospedalieri, 524 (-13), ma sono aumentati i pazienti nelle terapie intensive, 66 (+5).
I numeri altissimi registrati sono dovuti in buona misura a un motivo contabile: il caricamento di quota parte dei dati degli ultimi 6 giorni delle microbiologie delle Ulss di Venezia, aggiornati dagli informatici a seguito di modifiche introdotte nel sistema di rilevazione. Lo precisa la Regione Veneto.

Dal 15 ottobre in poi, infatti, solo parte dei dati veneziani erano confluiti nel bollettino regionale - il 19 ottobre, ad esempio, un solo caso in più, il 20 soltanto 12 - Con lo stock dovuto all'aggiornamento odierno, Venezia è salita di 504 casi.

"In Veneto in questo momento il tema del lockdown, assolutamente non c'è, non lo prendiamo in considerazione". Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, intervenendo in Consiglio regionale. "Oggi abbiamo 66 pazienti in terapia intensiva - ha aggiunto - Guardiamo con attenzione a questa evoluzione. I modelli dicono che la curva è entrata nella fase di crescita. Il nostro ruolo è fare in modo che si impenni con gradualità e che si alzi il meno possibile".



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