giovedì 21 febbraio 2013
​È quanto ha riferito il procuratore regionale Antonio Caruso a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
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​"Noi combattiamo una guerra asimmetrica". È quanto ha riferito il procuratore regionale Antonio Caruso a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano della Corte dei conti in riferimento al fenomeno della corruzione "talmente insito" che si può combattere solo "unendosi". Deve essere una unione di forze sane, ha aggiunto il procuratore citando tra l'altro il protocollo di intesa con le Procure."Nel corso del 2012 l'azione della Procura ha riscontrato una serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica amministrazione". È quanto si legge in uno dei passaggi della relazione del procuratore regionale della Corte dei conti redatta in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Va, ancora una volta e con forza, evidenziato - si legge - come l'attenzione particolare per le patologie dell'azione amministrativa, soprattutto nei casi di fatti di corruzione e concussione, è quanto mai oggi necessaria. Il fenomeno della corruzione è tuttora vivo nella realtà delle amministrazioni pubbliche italiane e presenta preoccupanti elementi di crescita".
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