lunedì 10 marzo 2014
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C'è chi si "fa" di alcol e chi invece sceglie... l'acqua. Il video dei ragazzi di Trento è del 2013, ma è in questi giorni che sta facendo il picco di visualizzazioni su Youtube: perché è una risposta alla terribile moda della neknomination, la "catena di sant'Antonio" delle ubriacature che spopola in queste settimane tra gli adolescenti italiani, dopo aver provocato disastri e alcune vittime tra Australia e Gran Bretagna. In pratica, un giovane si scola una bottiglia di birra (nella migliore delle ipotesi) o un bicchierone di superalcolico (nella peggiore) davanti alla videocamera del suo telefonino. Poi "posta" il video su Facebook invitando un paio di amici a imitarlo (la nomination, appunto). A questa moda insensata in pochi si sottraggono, e più di tante parole di genitori, educatori e fratelli maggiori forse vale la pena ripescare da Youtube un filmato realizzato dai giovani trentini che da anni collaborano con il Servizio di alcologia provinciale della Asl. Il videoclip presenta un gruppo di ragazzi che brinda con acqua limpida anziché con la "sgnappa" (la grappa), declama in dialetto locale (con sottotitoli... ) rime divertenti come "l'eroe che sta ben è senza dubbio l'Astemio Lupin". "Rischio la patente", canta il protagonista e poi denuncia: "per conquistarti cercano di frastornarti". Il titolo del videoclip, curato da Giacomo e Simone Gardumi, a cui presto seguirano altre iniziative per contrastare l'abuso di alcol tra i giovani, è un significativo "Me fago de acqua2o" (mi faccio di acqua due o) e si conclude con un colpo di scena (vedere per credere). Un modo scanzonato per dire no alla sbornia di gruppo e per evidenziare i danni da superalcolici. Messaggi positivi in musica, da ragazzo a ragazzo: basterà per sbaragliare la dannosa pratica della neknomination?
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