mercoledì 21 luglio 2010
I pm che indagano sulla P3 hanno disposto accertamenti su tutti i conti aperti dal 2004 gestiti da Verdini e da Carboni per verificare se siano state effettuate operazioni illecite. Alfano: comportamento Caliendo pienamente corretto. Mancino: «P3? Cono d'ombra sul Csm.  Ma non lo ha condizionato».
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Indagare sui conti correnti accesi presso istituti del gruppo Unicredit dal 2004 a oggi e riconducibili al coodinatore del Pdl, Denis Verdini, e all'uomo d'affari Flavio Carboni. È l'accertamento che la procura di Roma ha deciso di affidare alla Guardia di Finanza delegata ad acquisire tutta la documentazione. Gli inquirenti vogliono capire che percorso hanno fatto certe somme di denaro di importo piuttosto significativo, alla luce dei rapporti che intercorrevano tra i due soggetti, finiti sotto inchiesta per la violazione della Legge Anselmi sulle società segrete. La verifica parte dall'acquisizione di assegni circolari per 800.000 euro negoziati in gran parte da Antonella Pau, moglie di Carboni. Le indagini delle Fiamme Gialle non riguarderanno solo i conti correnti attualmente esistenti, ma anche quelli estinti, più tutto ciò che concerne "cassette di sicurezza, libretti di deposito a risparmio sia nominativi che al portatore, dossier titoli anche per quei rapporti laddove lo stesso abbia agito per delega o mediante qualsiasi altro strumento sostitutivo o di interposizione".
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