giovedì 21 maggio 2020
Bagarre per le parole di un deputato M5s su gestione lombarda. Il premier: non è tempo di party e movide. E invita a restare in Italia per le vacanze. Poi chiede alle banche di fare di più
Il premier Conte durante l'informativa alla Camera

Il premier Conte durante l'informativa alla Camera - Ansa

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Il sospetto che non sarebbe stata una informativa tranquilla era nell’aria. Non solo per i malumori (per ora accantonati) all’interno della maggioranza, ma per gli attacchi continui che arrivano dall’opposizione al governo per la gestione dell’emergenza Covid-19. Ed è così che mentre il premier Conte rivendica i progressi fatti nel contenimento del virus soprattutto grazie agli italiani, invitati a rimandare per ora anche party e movida scegliendo invece per l’estate vacanze italiane, e chiede alle banche di fare di più, in Aula il presidente del Consiglio non viene risparmiato da qualche “brontolio” soprattutto proveniente dai banchi dell’opposizione. Proteste che non sono mancate neppure durante l’intervento del deputato M5s Riccardo Ricciardi che ha attaccato la sanità lombarda e costretto il presidente della Camera Roberto Fico a sospendere la seduta. Alla ripresa anche i toni degli interventi del grillino sono diventati di tutt’altro tono, invitando i partiti politici a restare uniti per combattere l’emergenza.

Le parole del premier

«Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita». Soprattutto le famiglie con figli che hanno visto per tanto tempo la chiusura delle scuole. Il presidente del Consiglio nell'informativa in Aula alla Camera sulla fase 2, ringrazia l’Italia per la serietà dimostrata, «autodisciplina» che in questa seconda fase dovrà continuare affiancata agli strumenti messi in campo dall’esecutivo, che sta lavorando anche alla ripresa delle scuole a settembre. Ripresa che comunque «avrà costi ingenti». Il ringraziamento alle famiglie si affianca anche ad un promessa. «Potenzieremo il Family Act con misure economiche a sostegno della famiglia e della natalità» anche perché finora si è «fatto troppo poco per le famiglie». Tuttavia il premier Giuseppe Conte avverte che questa è una fase delicata: «Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti». Certo le vacanze si faranno, ma in sicurezza, e su questo tema il premier invita a trascorrere l’estate in Italia per aiutare il comparto turistico nella ripresa. Per Conte «il dl semplificazione è il primo tassello della rinascita», perché prevede «una drastica semplificazione burocratica». Poi annuncia: dal 25 maggio test sierologici volontari su campione, implementazione dei test molecolari. Infine ribadisce il taglio dell’Imu per alberghi e bonus vacanze per i cittadini. Ma non mancano i problemi rilevati in questa fase, spiega Conte, come i ritardi nel sistema di cassa integrazione in deroga. Da qui un monito: «Il sistema bancario può e deve fare di più».

La necessità di ripartire ora però è sempre più impellente. «Non possiamo fermarci in attesa di un vaccino» altrimenti non ci sarebbero le condizioni della ripartenza e ci troveremmo un tessuto produttivo «irrimediabilmente compromesso». Il rischio che con la riapertura possa aumentare la cura del contagio è un rischio «calcolato e che terremo sotto osservazione», ha detto il premier. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione della App Immuni. «Per le necessarie attività di verifica e ulteriore sviluppo del codice sorgente sono state interessate due società partecipate dal Pubblico, Pago Pa e Sogei – spiega - con le quali sono state stipulate convenzioni a titolo gratuito. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione dell'applicazione. Il codice sorgente è conoscibile da chiunque, i dati potranno essere impiegati solo per tracciare la diffusione del virus e poi cancellati».

Le reazioni

L’informativa del premier non è servita a placare gli animi soprattutto dell’opposizione che chiede al governo di essere ascoltata nelle proposte presentate su famiglie e imprese. Da Fratelli d’Italia è arrivato così un duro attacco soprattutto dopo le frasi pronunciate dal penta stellato Ricciardi. Il premier Conte «è perfettamente consapevole di quanto siano sbagliate le parole pronunciate in quest'Aula» dal pentastellato Riccardo Ricciardi, «ma sono convinta – dice la leader del partito Giorgia Meloni - che non si alzerà per prendere le distanze perché M5s è il suo partito di maggioranza relativa e credo anche che quelle parole siano state concordate, è la strategia messa in atto dall'avvio dell'emergenza».

Non meno diretta la reazione di Forza Italia, con la capogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini. «Le parole del deputato M5s sono di una gravità assoluta», esordisce, aggiungendo che «il Paese non chiedeva tanto, chiedeva di poter tornare alla vita normale magari con chiarezza e con qualche soldo in tasca per poter riaprire le attività. La verità è che il Paese è arrivato alla fase 2 sfibrato dalle task force, dalle autocertificazioni, dalla burocrazia, dai codici Ateco».

Passati per ora i dissapori con Italia Viva, dal partito oggi arriva il plauso per il cambio di rotta e la richiesta di pensare soprattutto alle scuole, pubbliche e paritarie. «Apprezziamo il cambio di rotta», sui decreti al posto dei Dpcm, sul ruolo del Parlamento, sull'Irap, le regolarizzazioni, - sottolinea la capogruppo Maria Elena Boschi - e «chiediamo un immediato piano per sbloccare i cantieri e apprezziamo presidente l'impegno su un provvedimento urgente e rapido». Ma per Iv «presidente è importante anche porre al centro il tema della scuola tutta, pubblica e paritaria, perché significa porre al centro il futuro del paese», ha aggiunto.

Pure dal Pd giunge la necessità che questo secondo passaggio che ha iniziato a vivere il Paese sia segnato dal cambiamento su più fronti. «Le chiediamo presidente Conte una fase due con riforme significative, una vera semplificazione, la vicinanza e rapidità dello Stato, la riforma del diritto societario, la riforma della giustizia penale, civile e tributaria, abbiamo previsto un avanzamento dei diritti di cui andiamo orgogliosi», ovvero le regolarizzazioni. Ma ora «sta alla politica, al criterio di responsabilità politica, non già alla tecnica e alla scienza» assumere le decisioni. È la linea che il Pd detta al governo, per voce di Emanuele Fiano, intervenendo nell'Aula della Camera dopo l'informativa del premier sulla fase 2. «Siamo stati all'altezza della battaglia contro l'epidemia, ora dobbiamo essere all'altezza della nuova fase della configurazione di una nuova Italia. L'Italia non deve solo sopravvivere ma dobbiamo cambiarla in meglio», conclude l'esponente dem.

Da fuori Montecitorio il segretario del Carroccio risponde direttamente al deputato M5s che ha attaccato la sanità lombarda. Non è stato un attacco ma «un insulto ai lombardi», replica Matteo Salvini che gli risponde con le parole di De Donno, «non un politico dunque»: lasciateci in pace, lasciateci lavorare, ci è esplosa una bomba in casa. «Questo piccolo uomo, questo ominicchio – ha detto ancora Salvini riferito al deputato M5s - si sciacqui la bocca prima di parlare dei cittadini lombardi e della sanità lombarda».

Poi intervenendo al Senato nel pomeriggio, dopo l'informativa del premier a Palazzo Madama ha detto che gli italiani hanno bisogno di risposte concrete, accusando il governo di usare la pandemia per fare in realtà una sanatoria sui migranti. «Non c'entra niente con colf e badanti... State usando il virus per la più grande sanatoria di immigrati clandestini degli ultimi anni - tuona - Senza un contratto di lavoro, senza un permesso di soggiorno, zero! Questo c'è scritto nel decreto... Noi proveremo a modificarlo con il nostro lavoro in Parlamento».


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