lunedì 3 giugno 2019
L'incontro tra il presidente del Consiglio e i vescovi delle aree terremotate. I pastori: «Lo Stato qui è percepito come lontano e in ritardo». La promessa di Conte: a breve lo sblocco di 300 milioni
Amatrice devastata dal sisma del 2016 (Ansa)

Amatrice devastata dal sisma del 2016 (Ansa)

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Entro una decina di giorni sarà approvata l’Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali: l’ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando oggi nella sede della Conferenza episcopale italiana a una riunione con i vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia.

Nell’incontro, presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, sono state rappresentate le esigenze delle comunità locali e la loro sofferenza, a fronte di uno Stato percepito come lontano o comunque in ritardo nel processo di ricostruzione. Al presidente del Consiglio i vescovi hanno condiviso anche il disagio legato a un impianto legislativo stratificato nel corso del tempo e appesantito dai tempi della burocrazia.

L’Ordinanza promessa da Conte ha una copertura di 300 milioni di euro; fisserà le modalità per l’avvio della ricostruzione di circa 600 chiese – rispetto alle 3 mila danneggiate dal sisma – individuate da un anno e mezzo secondo criteri di priorità stabiliti dalle diocesi con il coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni.

I vescovi hanno evidenziato come le chiese costituiscano – oltre che un luogo di culto per la fede – un essenziale riferimento aggregativo a servizio del bene comune: riaprirle diventa risposta al senso di sfiducia e di solitudine, nonché via imprescindibile per rilanciare la presenza turistica.

Il presidente Conte, affiancato dal Capo-Gabinetto Alessandro Goracci, si è fatto interprete di un approccio pragmatico, che – sul piano attuativo – riveda l’impianto legislativo, agevolando l’opera di ricostruzione.

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