mercoledì 11 marzo 2020
L'annuncio delle ulteriori misure valide per tutto il territorio nazionale per 15 giorni: chiusi negozi tranne alimentari e farmacie. "Insieme ce la faremo, l'Italia è un modello per gli altri Paesi"
Conte annuncia: tutta Italia "chiusa". "Sfida che mette a dura prova"
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"Questo è il momento di fare un passo in più". E' un Conte determinato e apparentemente sereno, quello che alle 21.45, si rivolge in diretta facebook (rilanciata da tutte le televisioni nazionali) per annunciare ulteriori misure dopo quelle già implementare nei giorni scorsi e dopo che si è saputo che i contagiati da Coronavirus sfondano in Italia i 10mila casi: chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità. E poi chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Aperte invece le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.

E poi chiusura di ristoranti, attività artigianali di servizio, come parrucchieri, estetisti. (Vedi anche tabella sotto)

L'economia va avanti, ma nelle imprese "vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti, chiusi i reparti industriali non essenziali per la produzione". Le fabbriche possono continuare a produrre, ma nel rispetto delle regole di sicurezza, cioè fondamentalmente la distanza di sicurezza.

Domenico Arcuri è stato nominato dal governo commissario per l'emergenza coronavirus e si occuperà dell'approvvigionamento del materiale sanitario, affiancando Angelo Borrelli a capo della Protezione civile. Dal 2007 è amministratore delegato di Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Invitalia, in questi anni, è diventata inoltre soggetto attuatore per la reindustrializzazione di aree di crisi come Termini Imerese e la bonifica dell'area di Bagnoli, per le quali Invitalia è advisor del Ministero dello Sviluppo Economico. Arcuri collabora abitualmente con le Università Bocconi, Federico II e Luiss "Guido Carli" in qualità di docente ed esperto in materia economica e di politica industriale.

Per quanto riguarda i tempi, Conte parla di "un paio di settimane": "Per avere un riscontro effettivo di
queste misure dovremo attendere un paio di settimane. Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient'affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro. Dobbiamo essere lucidi, responsabili, misurati".

Il premier Conte in apertura di discorso ringrazia i medici e il personale sanitario che lotta strenuamente contro il virus, poi ringrazia gli italiani per aver cambiato le abitudini di vita, "cambiamento faticoso ma che rende un grande contributo al Paese".

"L'Italia prova di essere una grande Nazione, diamo prova di grande resistenza. il mondo di guarda e ci prende come esempio positivo di un Paese che ha saputo reagire con maggior forza, diventando un modello per tutti gli altri".

"E' una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario e la tenuta del sistema produttivo".

"Se saremo tutti a rispettare le regole, usciremo più in fretta dall'emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani che ogni giorno compiono sacrifici. Ciascuno si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Una comunità di individui, come direbbe Norbert Elias. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre più veloci domani".

Le misure erano state chieste in maniera particolare dalle regioni del Nord Italia, Veneto, Lombardia e Piemonte, le più colpite dall'emergenza. "Ha prevalso la responsabilità", ha commentato il governatore lombardo Fontana.

Cosa rimane aperto

Tra le attività che rimarranno aperte, oltre ai supermercati e alle farmacie e parafarmacie, figurano gli artigiani, gli idraulici, i meccanici, le pompe di benzina. Aperte anche le edicole e i tabaccai. Si tratta di
servizi essenziali.

Viene garantito lo svolgimento "dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi nonché delle attività accessorie dei settori rimasti in attività".

"Verranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione alimentare comprese le filiere".

La regola generale è quella già in vigore da domenica scorsa: limitare gli spostamenti alle attività lavorative, motivi di salute e di necessità.

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