martedì 30 giugno 2020
Massimo 2mila euro in contanti e nessun limite specifico a prelievi e versamenti in banca. Sono le novità introdotte a dicembre 2019 dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio
Contanti per i pagamenti solo fino a 2mila euro

Reuters

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Massimo 2mila euro in contanti e nessun limite specifico a prelievi e versamenti in banca. Sono le novità introdotte a dicembre 2019 dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio che entreranno in vigore da domani, 1° luglio. Secondo l’analisi di Unimpresa i vincoli alla circolazione delle banconote, però, non porteranno a un controllo sul 'nero' legato ai miniacquisti e il gettito fiscale non subirà vantaggi particolari: «È il momento peggiore per introdurre tetti, necessario favorire e stimolare i consumi delle famiglie», commenta l’associazione.

Il tetto dei 3mila euro per i pagamenti in contanti - introdotto nel 2016 dal governo Renzi - scenderà fino a 2mila per poi calare ulteriormente a mille euro a partire da gennaio 2022. Secondo quanto ricordato dal Centro studi di Unimpresa, le soglie sono rispettivamente 2.999,99 euro, 1.999,99 euro e 999,99 euro. Per i pagamenti di importo maggiore diventa obbligatorio l’utilizzo di bonifici, strumenti digitali, carte di credito e bancomat. Il concetto di fondo è la tracciabilità: le sanzioni partono da 3mila euro e arrivano fino a 50mila euro per una singola operazione, secondo la gravità dell’infrazione. Il tetto riguarda anche donazioni e prestiti fatti tra familiari.

Come ricorda Unimpresa, la stretta al contante ha un duplice obiettivo: contrastare l’evasione fiscale e combattere il riciclaggio del denaro sporco. In linea teorica, la mera circolazione di denaro contante non ha alcun limite poiché le soglie riguardano i pagamenti 'ufficiali'. I tetti imposti per legge mirano a disincentivare il cash per l’acquisto di beni e servizi. Ma fino a importi non rilevanti - alcune migliaia di euro - il 'nero' potrà continuare ad avere gioco facile rispetto ai controlli. Senza dimenticare la possibilità di frazionare i pagamenti o il fatto che chi ha incassato illecitamente denaro contante può a sua volta continuare a pagare senza alcuna tracciabilità, facendo leva anche su motivazioni fiscali del destinatario.

Non esistono limiti, al contrario, per quanto riguarda la movimentazione di denaro in banca. Versamenti e prelievi non configurano infatti come un trasferimento tra soggetti diversi. Tuttavia anche i conti correnti sono soggetti a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ha accesso a tutti i dati bancari per accertamenti tributari.

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