mercoledì 5 agosto 2020
384 nuovi casi (ieri 190) e 10 decessi (ieri 5). Gli attuali positivi sono 12.646 (164 in più). 210 guariti
Raddoppiano nuovi contagi e morti rispetto a ieri
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Contagi raddoppiati, oggi 384 e ieri 190. E morti anche: 5, oggi 10. Come sempre, nel nostro Paese dopo la consueta discesa nel week end fino in genere a meno di 200 (calo proporzionale al numero di tamponi effettuati, cioè 24.036 domenica, 43.788 l'altro ieri e 56.451 ieri), dal martedì, al più mercoledì, i nuovi casi di Covid tornano regolarmente a salire, oscillando mediamente (da un mese) fra 250 e 370/380 fino al sabato.

Fra questi ultimi 384 contagi, la Lombardia ne registra 138, l'Emilia Romagna 47, il Veneto 41, la Puglia 23, il Piemonte e la Sicilia 21 ciascuna, l'Abruzzo 19, il Lazio 12 e solo in Valle d'Aosta nessun contagio.

Gli attuali positivi sono 12.646, 164 in più rispetto a ieri, e i guariti 210. Nelle terapie intensive ci sono 41 pazienti e 734 nei reparti Covid, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi 11.699.

Dall'inizio della pandemia, il numero totale dei casi accertati finora sale a 248.803, i morti sono 35.166, i dimessi e guariti 200.589.

E in Emilia-Romagna scatta l'allarme per prevenire focolai tra le badanti provenienti dall'est Europa, dove il Covid-19 sta colpendo più duramente. Si tratta di 61mila assistenti familiari che lavorano a stretto contatto con gli anziani e che da oggi dovranno sottoporsi al tampone al rientro dall'estero. Misure decise per l'alto numero di contagi di persone provenienti da altri Paesi (l'11% nell'ultimo mese), che prevedono per le badanti la dichiarazione alle Aziende sanitarie del loro ingresso in Italia. E all'arrivo, sia
negli aeroporti che nelle autostazioni, scatta il tampone nasofaringeo
.

Nelle Marche intanto è trascorso ancora un giorno senza vittime ed è il cinquantunesimo consecutivo. Così le vittime in Regione restano sempre 987 (50 delle quali senza malattie pregresse).

"Siamo fuori dalla tempesta ma la battaglia non è ancora vinta", ha detto stamane il ministro della Salute, Roberto Speranza (durante il question time a Montecitorio): "Non dobbiamo vanificare il lavoro impressionante fatto dai nostri concittadini in questi mesi".


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