mercoledì 21 agosto 2019
Hanno aperto i colloqui i presidenti di Camera e Senato. Il calendario del Quirinale prevede che gli incontri si tengano in due giorni.
Venti minuti. Il presidente Mattarella a colloquio con il presidente del Senato, Casellati (Ansa)

Venti minuti. Il presidente Mattarella a colloquio con il presidente del Senato, Casellati (Ansa)

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Con l'arrivo del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Quirinale sono iniziate ufficialmente le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per individuare le vie da percorrere dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Il Quirinale punta a individuare una soluzione rapida, senza pasticci, e chiede chiarezza. Se non ci fossero maggioranze definite Mattarella preferirebbe andare al voto rapidamente. Nel caso salterebbe la riforma costituzionale del numero dei parlamentari, cosa che i M5s dicono di volere assolutamente evitare.

l primo incontro è durato 20 minuti e al termine Casellati non ha rilasciato dichiarazioni. Poi è salito al Quirinale il presidente della Camera, Roberto Fico, che si è intrattenuto a colloquio con il capo dello Stato per mezz'ora. Anche in questo caso al termine non sono state rilasciate dichiarazioni.

Mattarella ha anche avuto un colloquio telefonico con il suo predecessore al Quirinale, Giorgio Napolitano, che in questi giorni non è a Roma.

Le consultazioni sono poi proseguite con l'incontro del Presidente con i rappresentanti del Gruppo delle Autonomie (Svp, Patt e Uv) del Senato, che si è detto disponibile a sostenere il governo a maggioranza M5s - Partito democratico, se questo avrà "una forte impronta europeista", anche perché le elezioni rischiano di portare all'esercizio provvisorio e all'aumento dell'Iva. La dichiarazione è stata fatta dalla presidente del Gruppo Julia Unterberger e il vice Albert Laniece.

"Nel nostro gruppo ci sono sensibilità diverse - ha ricordato Unterberger - ma ora siamo tutti d'accordo che non riteniamo responsabile votare adesso in autunno con la legge di Bilancio; bisogna evitare esercizio provvisorio e clausole Iva. Per noi è importante un governo rispettabile in Europa e membro importante dell'Europa e che non sia sovranista e che segua le idee della Russia. Gran parte di noi è disponibile ad appoggiare un governo che si formerà".
Anche per Laniece "sarebbe grave un ritorno alle urne" in autunno. Troviamo interessante il tentativo di creare una maggioranza alternativa, noi siamo disponibili a confrontarci" con M5s e Pd. Laniece ha ribadito che punti importanti sarebbero "la vocazione nettamente europeista" del governo, l'esplicito riconoscimento delle Autonomie speciali e delle minoranze linguistiche e "politiche attive per i territori di montagna".
La senatrice della Svp Unterberger ha poi speso parole di apprezzamento per il premier dimissionario: "Il Presidente Conte ha fatto una figura bellissima, da parte nostra non ci sarebbe nessun problema su un Conte bis, e poi è neutrale. Secondo noi sarebbe un peccato non utilizzare questo modo diverso di far politica rispetto a quei politici che gridano sui social. Conte è diverso, tranquillo, elegante".

Anche il gruppo misto del Senato, pur avendo in sé varie componenti, concorda nel giudicare "pericoloso precipitare il Pese" alle urne e auspica la nascita di "un governo non breve, non di transizione, ma un governo politico". Lo ha detto la presidente del gruppo misto di Palazzo Madama, Loredana de Petris, dopo le consultazioni con il presidente Sergio Mattarella. Insieme a de Petris erano presenti al colloqui Piero Grasso, Emma Bonino e Riccardo Nencini.
La maggior parte dei senatori del gruppo, 11 o 12, ha spiegato de Petris "pensano che sia necessario aver la buona volontà di costruire un governo non breve, non di transizione, ma un governo politico. Il Paese ha bisogno di cambiare volto: non solo i Conti ma anche le politiche degli investimenti, le politiche dell'immigrazione. Ci possono esse le condizioni, se si fa tutti uno sforzo, noi, M5s, Pd, per riuscire non solo sui numeri ma con idee chiare per un governo di legislatura".

"Nel gruppo misto della Camera ci sono posizioni differenziate tra le sei componenti. Condividiamo l'assoluta fiducia nel presidente della Repubblica, nella sua saggezza di agire, anche se non spetta a lui i risolvere i problemi ma ai partiti. Comunque non abbiamo staccato un assegno in bianco per un eventuale governo". ha detto, dopo il colloquio, il presidente del gruppo Manfred Schullian

Ha chiuso il primo giro al Quirinale il gruppo Liberi e Uguali della Camera. "Noi siamo indisponibili a soluzioni tampone per evitare il voto - ha detto il capogruppo Federico Fornaro -. Al presidente Mattarella abbiamo confermato che siamo piuttosto disponibili a dare un contributo per verificare le condizioni per un governo politico in grado di affrontare le questioni importanti del Paese. Un governo politico di svolta, che ponga al centro il lavoro, la lotta alla precarietà, alle disuguaglianze economiche, la lotta all'evasione e alle mafie, l'universalità del diritto alla cura, una grande riconversione ecologica della società".


Il calendario delle
consultazioni
Oggi mercoledì alle 16 è arrivata al Quirinale il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e alle 16,45 il presidente della Camera Roberto Fico. A seguire i gruppi parlamentari: alle 17,30 il gruppo per le Autonomie del Senato; alle 18 il gruppo Misto del Senato; alle 18,30 il gruppo Misto della Camera; alle 19 il gruppo Liberi e Uguali della Camera.
Domani, giovedì, si comincia alle 10 con i gruppi di Senato e Camera di Fratelli d'Italia; alle 11 i gruppi parlamentari di Senato e Camera del Partito democratico; alle 12 i gruppi parlamentari di Senato e Camera di Forza Italia-Berlusconi presidente; alle 16 i gruppi di Senato e Camera della Lega-Salvini premier; alle 17 i gruppi di Senato e Camera del Movimento 5 Stelle.




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