mercoledì 16 ottobre 2013
​Approvata in Consiglio una mozione per "sensibilizzare l'ambasciata del Pakistan in Italia" e "sostenere il governo nell'azione diplomatica" al fine di ottenere la liberazione della donna cattolica condannata a morte con l'accusa di blasfemia e in carcere da oltre 1500 giorni. LA CAMPAGNA DI AVVENIRE
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Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato una mozione che impegna la Giunta a sostenere la causa di Asia Bibi. In particolare la Giunta dovrà "intraprendere ogni utile iniziativa per sensibilizzare l'ambasciata del Pakistan in Italia" per scongiurare la condanna a morte della donna e ottenerne la liberazione e "sostenere il Governo italiano nell'azione diplomativa per annullare detta condanna".L'approvazione della mozione "è stato un atto di sensibilità e responsabilità nei confronti della donna cristiana cattolica, condannata a morte in Pakistan con l'accusa (mai dimostrata peraltro) di aver offeso il profeta Maometto e detenuta in carcere da oltre 1500 giorni", si legge in una nota di Olimpia Tarzia (Lista Storace), prima firmataria della mozione. "La vicenda è ormai giunta a una preoccupante fase di stallo - ha dichiarato Tarzia - Asia è madre di cinque figli, ma la sua famiglia può visitarla solo una volta al mese e vive nascosta per paura di ritorsioni".
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