venerdì 13 maggio 2016
​Ferito durante l'arresto e poi trasportato in ospedale, il giovane 28enne di origini bielorusse ha ammesso di aver ucciso i suoi genitori.  
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La confessione di Igor Diana, il figlio 28enne dei coniugi uccisi a Settimo San Pietro (Cagliari), è arrivata nella notte mentre era ricoverato nell'ospedale di Iglesias per le ferite riportate durante il suo arresto. A colpire i suoi genitori sarebbe stato proprio lui come sospettato dagli inquirenti.

Le forze dell'ordine lo hanno cercato per due giorni prima di rintracciarlo vicino a Nuxis (Sulcis). Messo alle strette, il giovane si è portato alla tempia la pistola del padre con cui era fuggito per poi puntarla contro gli agenti della squadra mobile di Cagliari. L'arma, una Beretta calibro 7,65, si è però inceppata e i poliziotti l'hanno colpito alle braccia prima che potesse ferirli.

La fuga è proseguita nella boscaglia, sempre pistola in pugno, ed è stata interrotta dai carabinieri che hanno ammanettato e arrestato il giovane con l'accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Trasportato in ospedale al Cto di Iglesias, Diana ha poi confessato il delitto. Al momento è ancora ricoverato con una prognosi di 60 giorni: le pallottole sparate dai poliziotti gli hanno rotto un gomito e ferito di striscio l'altro braccio. Nei prossimi giorni dovrà essere operato. Nel frattempo la sua posizione è al vaglio del pm di Cagliari, Daniele Caria.

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