venerdì 11 novembre 2022
«Nuovi provvedimenti ci saranno sicuramente», ha annunciato la premier. Tensioni in Cdm su Superbonus e trivelle
Giorgia Meloni in conferenza stampa

Giorgia Meloni in conferenza stampa - Ansa

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«Ci sono state delle incomprensioni, la Francia aveva dichiarato che avrebbe accolto la Ocean Viking e non avrebbe fatto una selezione, come invece sarebbe avvenuto in Italia, questa notizia non è stata smentita per otto ore e quindi io ho detto "grazie per il gesto di solidarietà". Le mie parole volevano essere un gesto distensivo». È quanto sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tornando in conferenza stampa sulla crisi con Parigi sul tema della ricollocazione dei migranti.

«La nave Ocean Viking è l'unica Ong che abbia mai attraccato in Francia. Porta con sé - aggiunge la premier - 234 migranti, questo ha generato la reazione molto dura nei confronti di una nazione, l'Italia, che dall'inizio di quest'anno ha fatto entrare quasi 90mila migranti. Tutte le navi che sono partite e vanno in giro nel Mediterraneo vengono portate in Italia».

Sulla questione migranti «nuovi provvedimenti ci saranno sicuramente», ha annunciato Meloni. Interpellata sulle tensioni con la Francia, che ieri ha chiesto agli altri Paesi europei di disdettare gli accordi di redistribuzione, la presidente del Consiglio ha osservato: «La richiesta di isolamento dell'Italia tradisce una dinamica europea per me curiosa, visto che si parla di Europa della solidarietà e della condivisione». Per Meloni «bisognerà trovare una sintesi. Ho trovato i toni molto forti per la questione in sé».

La Commissione Ue chiede una riunione straordinaria dei ministri degli Interni per discutere di migranti nel pieno dello scontro fra Italia e Francia. Lo dice il vice presidente Margaritis Schinas in un'intervista a Politico.eu nella quale spiega che "a Bruxelles si sta elaborando un piano di emergenza per risolvere le crescenti tensioni tra i Paesi dell'Ue su come affrontare i richiedenti asilo salvati in mare". La riunione straordinaria dei ministri dell'Interno dovrebbe essere convocata dalla Repubblica ceca, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio, ricorda Politico.

Mattarella: solidarietà tra i Paesi europei

La questione migranti è stata oggetto anche del discorso del presidente della Repubblica Mattarella, in visita a Maastricht, in Olanda, per celebrare con una prolusione i 30 anni del Trattato sull'Unione Europea. Una questione che "sollecita" ancora di più l'intera comunità internazionale e, per quanto ci riguarda da vicino l'Unione, chiede di raggiungere intese efficaci e rispettose dei diritti di ciascuno. Così ci progetta un futuro condiviso". Per governare i flussi migratori servono in Europa "criteri di solidarietà tra i Paesi membri e una politica lungimirante". IL DISCORSO

Il Cdm approva il decreto Aiuti

Dopo il via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto Aiuti - con tensioni su Superbonus e trivelle - il primo di questo governo, ma il quarto della serie contro il caro-energia, la presidente del Consiglio ha illustrato i provvedimenti. «Sul Superbonus voglio dire che nasceva meritoriamente come misura per aiutare l'economia, ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi. A chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condominio ricordo che costava allo Stato 60 miliardi di euro, con un buco di 38, diciamo che il concetto di gratuità è bizzarro». «La copertura al 110% ha determinato una deresponsabilzzazione» e «una distorsione sul mercato» dei costi sul mercato e il beneficio «è andato prevalentemente a favore dei redditi medio-alti. Abbiamo deciso di intervenire per correggere alcune distorsioni», ha osservato il presidente del Consiglio. «Concentriamo questa misura verso chi ha maggiori necessità», ha spiegato.

E ha illustrato le correzioni: il Superbonus «passa dal 110 al 90% salvo per coloro che hanno già deliberato l'intervento e presentano entro il 25 novembre la comunicazione di inizio lavori. Per gli altri si passa al 90%. Con questi risparmi decidiamo di riaprire alle unifamiliari a patto che sia prima casa e per redditi medio-bassi». Meloni si è soffermata sul tema della cessione dei crediti: «Ci sono aziende che non riescono più a cederlo, Giorgetti ha lavorato per una soluzione perché è un tema molto sentito. Questo tema era necessario da affrontare nel minore tempo possibile ecco perché lo abbiamo messo nel decreto Energia e non nella legge di Bilancio». «Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee, ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c'è un primo accenno di quoziente familiare», ha detto.

La presidente del Consiglio ha annunciato la rateizzazione delle bollette per le aziende, oltre allo stanziamento dei primi nove miliardi di euro «destinati a dare una immediata risposta a famiglie e imprese per fronteggiare l'aumento dei costi delle bollette». Inoltre, verrà esteso il fringe benefit, «che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette. È una misura importante». È stato inoltre prorogato il taglio delle accise sul carburante e il prezzo del gas per le famiglie fino al 10 gennaio 2023. «Ci sono aiuti alle imprese per il caro bollette che riguardano la proroga del credito di imposta. Poi per i consumi di energia fino al 31 marzo 2023 consentiamo una rateizzazione degli aumenti rispetto all'anno precedente per un minimo di 12 e un massimo di 36 rate e coperta da garanzia statale Sace».

Il tetto del contante è stato allineato alla media europea a 5mila euro, «in Ue c'è una discussione perché nelle diverse nazioni ci sono misure molto diverse e questo crea disparità». L'Ue si sta ponendo questo problema ragionando» su un tetto a 5mila o 10mila. Ha lasciato poi la parola al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che ha definito il Superbonus una misura che ha «pesato così tanto a beneficio di così pochi». Sul 110% «difendo la scelta di intervenire con decreto perché per colpa nostra, magari con il contributo dei media, è un argomento di grandissimo interesse e prima si fa chiarezza normativa meglio è per tutti», ha aggiunto. È stato poi il turno del ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso che «oltre a contenere i costi per imprese e famiglie facciamo un passo per la produzione nazionale di gas, affrontiamo alla fonte la questione», e ha aggiunto, «questa produzione è diretta ai settori di eccellenza del made in Italy che sono spesso gasivori. Consentire a questi settori di produrre con un costo dell'energia contenuto significa salvaguardare l'industria italiana».

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