giovedì 9 dicembre 2010
Per il crac Parmalat da 14 miliardi di euro, il Tribunale di Parma ha condannato l'ex patron della società Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione. Il pm aveva chiesto per lui 20 anni di reclusione. Condannati anche altri dirigenti della società. Tanzi: non mi aspettavo una pena così severa.
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Per il crac Parmalat da 14 miliardi di euro, il Tribunale di Parma ha condannato l'ex patron della società Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione. Il pm aveva chiesto per lui 20 anni di reclusione. Sono condannati anche altri dirigenti della società.«Non mi aspettavo una sentenza così severa». Sono queste le prime parole che Calisto Tanzi ha detto al suo legale Giampiero Biancolella che, subito dopo la lettura della lunga sentenza del processo Parmalat, lo informato sulla condanna a 18 anni di reclusione. Calisto Tanzi e gli altri condannati nel processo Parmalat di Parma dovranno risarcire due miliardi di euro alla nuova azienda sorta sulle ceneri del crac e il 5% del valore nominale delle obbligazioni ai risparmiatori. Secondo una stima dei legali di parte civile, il valore dei bond sottoscritti sia aggirerebbe sui 600 milioni di euro; il risarcimento dovrebbe essere quindi di circa 30 milioni.Fausto Tonna, ex direttore finanziario del gruppo Parmalat, è stato condannato a 14 anni di reclusione. La Procura aveva chiesto in aula una condanna a nove anni e sei mesi, riconoscendo a Tonna le generiche. Il tribunale, pur assecondando questa parte della richiesta (generiche riconosciute prevalenti), ha però aumentato la pena. Tonna aveva collaborato fattivamente con gli inquirenti del pool Parmalat alla decriptazione di anni e anni di falsi contabili, aggiustamenti di bilancio e operazioni finanziarie molto complesse. Deluso il suo collegio difensivo. Il fratello dell'ex patron di Parmalat, Giovanni Tanzi, è stato condannato a dieci anni e sei mesi di reclusione; otto anni invece per Domenico Barili, ex direttore marketing della multinazionale di Collecchio, sei anni per Luciano Silingardi, ex consigliere indipendente di Parmalat Finanziaria, cinque anni di reclusione per Giovanni Bonici, numero uno di Parmalat Venezuela e soprattutto amministratore di Bonlat, società "cassonetto", del gruppo Parmalat. Per l'avvocato Paolo Sciumè, Roberto Branchi e Rosario Calogero, la pena è di cinque anni e quattro mesi di reclusione. Cinque anni per Camillo Florini, ex dirigente del settore turistico. Quattro anni per Davide Fratta, ex sindaco della multinazionale collecchiese, Enrico Barachini, Alfonso Mario Butti e Giuliano Panizzi. Un anno e sei mesi invece per l'avvocato Sergio Erede, ex componente del cda del Gruppo.Assolti Paolo Compiani e Alfredo Gaetani.
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