mercoledì 9 ottobre 2019
Il nuotatore colpito il febbraio scorso restò paralizzato. "Nessuna sentenza mi può far tornare come prima". Scelto il rito abbreviato
Spararono a Manuel Bortuzzo, condannati a 16 anni
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Condannati a 16 anni di carcere Lorenzo Marinelli e Daniele Bazzano; nella notte tra il 2 e il 3 febbraio di quest'anno spararono al nuotatore Manuel Bortuzzo, causandone l'invalidità. La sentenza è stata emanata dal gup di Roma Daniela Caramico D'Auria, che al reato di tentato duplice omicidio ha riconosciuto l'aggravante della premeditazione. Il pm Elena Neri aveva chiesto per i due una condanna a 20 anni di reclusione ciascuno, diminuiti poi a 16 grazie al rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena.

Bortuzzo, 19 anni, si trovava sul litorale romano con la fidanzata Martina Rossi, quando i due assalitori passarono a bordo di uno scooter. Bazzano guidava il motociclo, mentre Marinelli ha esploso diversi colpi in direzione dell'atleta, ferendolo gravemente e provocandogli una lesione al midollo. Illesa la fidanzata.

I due vennero fermati 3 giorni dopo; Marinelli confessò di aver sparato, affermando però di aver scambiato l'atleta con una persona da cui era stato picchiato e minacciato in precedenza. Una tesi mai ritenuta vera dal pm.

Manuel Bortuzzo ha commentato la decisione dei giudici con queste parole: "La sentenza non cambia le cose: non mi ridà di certo le gambe. Nessuna sentenza mi può far tornare come prima. Il destino non si può cambiare, ma posso indirizzare la mia realtà: non posso fare ciò che facevo prima? Farò altre 100mila cose con impegno e sempre col sorriso".

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