È stato siglato dalle parti sociali e dal ministero del Lavoro un avviso comune sulla conciliazione di tempi di lavoro e famiglia. Secondo quanto riferito dalle agenzie, la Cgil avrebbe firmato riservandosi di valutare in un tavolo tecnico i contenuti dell'accordo.In mattinata era stato il ministro Sacconi a sollecitare l'intesa, dichiarando che «fare l'accordo oggi tra le parti sociali sulla conciliazione di orari tra lavoro e famiglia è doveroso». Sempre il ministro del lavoro, da Bruxelles aveva rilevato che «L'Italia ha sempre avuto un bassissimo tasso di occupazione femminile, ma già le leggi Treu e Biagi avevano consentito un'impennata di 9 punti tra il 1997 e il 2007. Con la crisi e, nella ripresa da poco iniziata, l'occupazione femminile è andata meno peggio di quella maschile, il che significa che possiamo lavorare per far crescere questa parte del mondo del lavoro». L'intesa raggiunta ha l'obiettivo di accrescere e valorizzare il lavoro delle donne, creando le premesse «perché l'orario di lavoro - come ha sottolineato ancora il ministro - possa essere modulato in modo da favorire la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli della famiglia».