giovedì 26 maggio 2022
La maggioranza di governo trova la mediazione. Per gli indennizzi agli operatori si dovranno attendere i decreti - Domande e Risposte
Concessioni balneari: gare, premi e indennizzi, cosa c'è da sapere

Ansa

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E' stata dura ma c'è l'intesa sugli indennizzi per i balneari, la questione più aspra del Ddl Concorrenza. È bastato rimandare a successivi decreti delegati la modalità di calcolo degli indennizzi perché si superasse l’impasse e si giungesse all’accordo. L’emendamento ha già preso il via libera dalla Commissione e il Ddl Concorrenza approderà lunedì nell’Aula del Senato. Nel testo si conferma che le concessioni dovranno essere messe a gara entro il 31 dicembre 2023 (prorogabile al massimo di un anno a certe condizioni). Si afferma così il principio che le concessioni balneari non possono in alcun modo essere prorogate (in modo automatico e non).

Cosa sono le concessioni balneari?

Spiagge e coste rappresentano un territorio demaniale, cioè una proprietà esclusiva dello stato: non si possono acquistare, ma semplicemente ricevere in licenza e affittare per un determinato periodo di tempo.

Perché le concessioni balneari sono diventate un problema?

Perché non sono assegnate con gara pubblica, in quanto oggetto di continue proroghe.

Chi richiede la gara pubblica?

La direttiva Bolkstein del 2006.

Che cosa è?

Si tratta di un atto approvato dalla Commissione europea nel 2006 e recepito nell'ordinamento italiano dal governo Berlusconi, nel 2010. Deve il nome a Frits Bolkestein, allora commissario per la concorrenza e il mercato interno.

Quale è la finalità della direttiva?

Garantire pari accessibilità a tutte le imprese europee nel concorrere all’affidamento delle concessioni.

I nostri vicini la rispettano?

Sì, sono più rispettosi della concorrenza e del mercato.

In che modo?

Le concessioni balneari sono sempre assegnate con bando di gara

  • In Grecia e Croazia (minimo di 5 anni in Croazia e durata variabile in Grecia).
  • In Portogallo (sono però previsti diritti di prelazione nei confronti dei titolari delle concessioni originarie).
  • In Francia (la durata massima è 12 anni senza nessuna deroga o eccezione)

Qual è il Paese europeo che ci somiglia di più?

La Spagna. Qui le gare non sono obbligatorie ma a differenza dell’Italia vengono comunque praticate.

Cosa cambierà in Italia?

Le concessioni balneari andranno messe a gara entro il 31 dicembre 2023.

La data è tassativa?

Potrà essere concesso un ulteriore anno di tempo in caso di ritardi dell’amministrazione e per dare il tempo di risolvere eventuali ricorsi.

Dopo la gara però si potrà tornare al sistema delle proroghe?

No, saranno vietate tutte le proroghe (automatiche e anche non automatiche).

Chi potrà partecipare alle gare?

Tutti, comprese microimprese e enti del Terzo settore.

Chi avrà un punteggio di favore nell’assegnazione?

In sede di affidamento della concessione si dovrà valorizzare

  1. Chi ha maturato esperienza tecnica e professionale sull’attività oggetto di concessione (l’accordo di maggioranza ha tolto di mezzo dal subemendamento il riferimento alle ‘analoghe attività di gestioni dei beni pubblici’ per mettere al riparo piccoli e medi operatori dai grandi gruppi concessionari pubblici)
  2. Chi nei cinque anni utilizzato una concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare
  3. Chi presenta piani con strutture amovibili e non troppo impattanti

Ci sono garanzie per i lavoratori?

Sì, sono previste clausole sociali per garantire la continuità occupazionale del personale del concessionario uscente.

E se il vecchio concessionario perde la concessione?

Non rimane senza nulla. E’ previsto infatti un indennizzo.

A carico di chi sarà?

Del concessionario subentrante.

Perché c’è stato uno scontro sugli indennizzi?

Tutte le forze che sostengono il governo erano d’accordo sul principio che il concessionario uscente dovesse ristorato per gli investimenti fatti negli anni. Le differenze riguardano la misura del ristoro:

  1. Lega e Forza Italia vogliono che il ristoro sia commisurato al valore effettivo degli investimenti
  2. Il governo vuole che il ristoro sia commisurato al valore residuale (e cioè tenere conto dell’usura accusata dai beni)

Quale compromesso hanno raggiunto?

I criteri di quantificazione saranno fissati da un successivo decreto delegato del governo (questo è stato il cuore dell’accordo di maggioranza).

Entro quando dovranno arrivare questi decreti?

Entro sei mesi.

Chi ha fatto lavori abusivi ho comunque diritto all’indennizzo?

No. In caso di lavori mai comunicati al Demanio, abusivi e non in regola il titolare non ha diritto all’indennizzo

Cambiano anche altri obblighi per i concessionari?

Sì, il concessionario deve

  1. Garantire varchi per accesso al mare (sono previste sanzioni)
  2. Pagare un canone più alto ( in cui si dovrà tenere conto del valore e del pregio della spiaggia)

Chi è soddisfatto?

Pd, M5S, Lega, Forza Italia e Italia Viva lo considerano un buon compromesso. Fratelli d’Italia considera l’accordo ridicolo.

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