giovedì 2 maggio 2013
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Un Concertone senza star internazionali, con la concorrenza dell'evento di Taranto che alcuni artisti hanno ritenuto più vicino ai lavoratori. Un Concertone che la stessa leader Cgil Susanna Camusso ha definito un po' datato. Un Concertone con poche bandiere in piazza. L'entusiasmo però, in una piazza che secondo gli organizzatori è stata più piena degli anni passati, con una stima di 700 mila persone, è apparso quello di sempre. Migliaia di ragazzi, venuti da ogni parte d'Italia, cantanti come Vinicio Capossela, Daniele Silvestri e Max Gazzè. Ad aprire le danze sono stati i sei finalisti del 1MFestival, il web contest per le band emergenti. Geppi Cucciari ha omaggiato dal palco Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito gravemente domenica scorsa di fronte Palazzo Chigi. Un grande applauso commosso si è alzato dalla folla quando la conduttrice ha espresso solidarietà alla figlia Martina. I problemi del mondo del lavoro, sono stati ricordati dalla ricercatrice Allegra Via, che ha chiesto più risorse per evitare la fuga dei cervelli e dall'operatrice di call center Marina Chimenti "ho passato vent'anni della mia vita al telefono - ha raccontato - ne ho sentite di tutti i colori, mi hanno anche fatto proposte oscene, ma ho sempre mantenuto la calma. Ho perso la pazienza solo quando mi hanno comunicato che ero stata licenziata insieme ad altre 632 persone perché spostavano l'azienda in un posto dove il lavoro costa meno. Ora vado in ogni piazza a dire che il mio lavoro lo rivoglio".La lunga diretta di Raitre ha ripreso alle 20.00 con l'orchestra dei cento violoncellisti diretta da Giovanni Sollima, che dopo l'Inno di Mameli ha eseguito 'Bella ciaò. A seguire uno dei momenti clou del concertone, la Grande Orchestra Rock che ha regalato alla folla un medley prog che ha tra l'altro visto Niccolò Fabi in 'Un mondo d'amore' di Gianni Morandi. Il concerto è proseguito con Nicola Piovani che al pianoforte ha accompagnato Giovanni Sollima, Fabrizio Bosso e Tosca. Poi, Daniele Silvestri che ha cantato il brano sanremese 'A bocca chiusa' accompagnato dai ragazzi sordomuti di Radio Kaos Italis, che hanno chiesto alla piazza di accompagnarli con "un grande applauso sordo" con le mani alzate. "Saluto la piazza di Taranto - ha detto Silvestri prima di eseguire il brano - è una città che sta soffrendo. Non c'è nessuna competizione, siamo la stessa piazza". Nel gran finale della serata anche Max Gazzè che ha interpretato cinque tra i suoi brani più famosi, Elio e le Storie Tese con il suo brano irreverente sul PrimoMaggio introdotto da Eugenio Finardi, Vinicio Capossela e Cristiano De Andrè, con alcune delle canzoni più famose del padre, come 'Il pescatore'. A chiusura dell'evento di nuovo Vittorio Cosma a dirigere 'Sfiorisci bel fiore' cantata da Geppyi Cucciari.Durante il Concertone anche un momento particolarmente volgare: il leader del gruppo dei Management Dolore Post Operatorio ha sollevato un preservativo simulando, nei toni di voce, nelle parole e nei gesti, la consacrazione di un'ostia. Un gesto che ha provocato dure critiche e la dissociazione formale da parte dell'organizzazione del Concertone: "Mi dissocio duramente per la violenza e la scorrettezza che perseguiremo anche per vie legali confermando ancora una volta che laddove gli artisti non sanno autoregolamentarsi, per quanto ci riguarda, non sono degli artisti in linea con lo spirito del concertone", ha scrito l'organizzatore Marco Godano.

Il Concerto di Taranto. Migliaia di persone (almeno 20mila, secondo gli organizzatori) hanno assistito nel parco archeologico di Taranto al 'Primo maggio di lotta - Sì ai diritti, no ai ricatti: politica dal basso e musicà, il concertone organizzato dal comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensanti', nato dalle battaglie per un'Ilva non più fabbrica di morte e inquinamento.  Sul palco, a partire dalle 14, si sono esibiti numerosi artisti, le cui musiche sono state intervallate dalletestimonianze di persone che vivono quotidianamente il dramma dell'inquinamento proveniente dall'Ilva e dall'area industriale e delle malattie che ne conseguono. Hanno portato la loro testimonianza, ad esempio, un giovane diventato operaio dell'Ilva che, per necessità, ha abbandonato le terre della sua Ginosa, a 60 chilometri da Taranto. E ancora Maria Teresa, una donna di 48 anni che vive con la sua famiglia al quartiere Paolo VI, vicino alle fabbriche, che ha dovuto lottare contro una grave malattia e che, sul palco, ad un certo punto è scoppiata in lacrime. Un grande applauso di consenso ha raccolto anche uno degli allevatori che ha visto abbattere tutti suoi capi di bestiame perchè contaminati dalla diossina fuoriuscita dall'Ilva. Sul palco si sono già esibiti Roy Paci, Michele Rondino, Elio Germano, Daniele Sepe e altri gruppi. In serata il clou conRaf, Francesco Baccini, Luca Barbarossa e, per concludere, Fiorella Mannoia.

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