sabato 17 febbraio 2018
L'istituto Cattaneo: sono 472, sui 2.970 totali, i candidati presenti in più collegi (uninominali e proporzionali). Molte sono donne, il che avrà però l’effetto di tradursi in più parlamentari uomini
Manifesti elettorali a Milano (Fotogramma)

Manifesti elettorali a Milano (Fotogramma)

COMMENTA E CONDIVIDI

È Pier Ferdinando Casini, in corsa per la coalizione del centrosinistra nel collegio uninominale di Bologna, il candidato con più legislature alle spalle: ben nove. Lo rileva uno studio dell’Istituto Cattaneo che ha vagliato tutti i 2.970 candidati alle elezioni del 4 marzo. Per quanto riguarda i candidati nei collegi uninominali, il 'più esperto' è Casini. Se eletto, inaugurerà la sua decima legislatura: si è affacciato in Parlamento per la prima volta nel 1983, è stato eletto otto volte alla Camera e una volta al Senato. Ignazio La Russa (Fdi), Massimo D’Alema (Leu) ed Emma Bonino(+ Europa) seguono, con sette legislature a testa. Fra i candidati al proporzionale con la più lunga carriera parlamentare alle spalle, «spiccano, Maurizio Gasparri, Elio Vito (Fi) e Roberto Calderoli (Lega), con sette legislature a testa».

Infine emerge «come i candidati caratterizzati da un livello più elevato di anzianità parlamentare si trovino soprattutto all’interno della coalizione di centro- destra. Nello specifico, sono 53 i candidati del centro-destra nei collegi uninominali che sono stati in Parlamento per almeno due o più legislature».

L’analisi del Cattaneo svela inoltre che sono 472, sui 2.970 totali, i candidati presenti in più collegi, tra uninominali e proporzionali: molti di essi sono donne, il che avrà però l’effetto di tradursi spesso nell’ingresso effettivo in Parlamento di un maggior numero di candidati uomini, aggirando così l’obbligo del Rosatellum delle quote rosa.

La legge elettorale prevede la facoltà di candidarsi in cinque collegi plurinominali, oltre a un collegio uninominale». «I partiti – ricorda l’istituto – ricorrono spesso alla formula 1+1, ossia una candidatura uninominale affiancata da una in un collegio plurinominale. I partiti minori ricorrono invece più frequentemente alle pluricandidature 'estreme'. Per esempio Fratelli d’Italia ricorre in otto casi alla formula 5+1». I candidati presenti nel maggior numero di collegi sono: Meloni, La Russa, Santanchè, Boschi, Madia (sei competizioni), seguiti da Salvini, Bongiorno, Boldrini e Speranza (cinque).

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: