martedì 27 gennaio 2009
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«Un segnale positivo». Così il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna commenta il discorso di ieri del presidente della  Conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco nel quale, ha  osservato Gattegna, il cardinale «ha difeso l'operato del Papa» nella revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, e tuttavia «ha condannato le parole di Williamson» sul negazionismo.Per quanto riguarda «il gesto positivo» che ieri ha detto di aspettarsi dal Vaticano, Gattegna ha osservato che dopo la presa di posizione della Conferenza episcopale italiana «ora ci auguriamo che possa proseguire l'analisi della situazione e che si arrivi ad un chiarimento più approfondito che potrebbe essere anche utile per la ripresa dei rapporti nel miglior clima possibile come è successo tante volte negli anni passati», ha concluso conversando con i cronisti a margine delle celebrazioni per la Giornata della Memoria presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati.Cosa ha detto Bagnasco sulla questione ebraica. Ecco le parole con cui il presidente della Cei ha parlato della questione ebraica nella prolusione: «Questo rinnovato amore al Libro di Dio ci fa sentire particolarmente vicini ai fratelli ebrei nel cui seno è nato l’antico Testamento. Purtroppo, di recente, singolari riserve sono venute da parte di alcuni esponenti dell’assemblea rabbinica italiana, nel quadro di una loro non partecipazione per quest’anno alla Giornata «per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei», che da qualche tempo viene proficuamente celebrata in alcuni Paesi, compreso il nostro. Se da una parte ci auguriamo che queste difficoltà abbiano presto modo di rientrare, non possiamo certamente apprezzare le parole ingiuste pronunciate verso l’azione di Benedetto XVI. Siamo testimoni della cordiale istanza teologica che muove irrinunciabilmente il Santo Padre verso questi fratelli. E tale atteggiamento noi lo condividiamo con lui. A proposito, poi, della recentissima revoca della scomunica alla Fraternità di San Pio X, mentre esprimiamo il nostro apprezzamento per l’atto di misericordia del Santo Padre, manifestiamo il dispiacere per le infondate e immotivate dichiarazioni di uno dei quattro Vescovi interessati circa la Shoah; dichiarazioni peraltro rese alcuni mesi or sono e solo adesso riprese con intento strumentale; dichiarazioni già ripudiate dalla stessa Fraternità».
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