giovedì 8 aprile 2010
Alla manifestazione organizzata dall'Anci Lombardia contro i vincoli sui bilanci comunali hanno partecipato 510  amministratori locali. Fontana: subiamo da parte dello Stato tagli economici e l'imposizione di obiettivi di risparmio non più sopportabili. Il Governo: prenderemo provvedimenti per alleviare le difficoltà, a partire dal federalismo fiscale.
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Alla manifestazione a Milano organizzata dall'Anci Lombardia contro i vincoli del  Patto di stabilità sui bilanci comunali hanno partecipato 510  amministratori locali. A fornire la cifra esatta dei presenti è stata la stessa  sezione regionale dell'associazione dei comuni che ha  conteggiato le firme apposte nelle schede di partecipazione. Al  corteo, partito da piazza San Babila e conclusosi nel cortile  della Prefettura di Milano hanno preso parte anche i  rappresentanti di otto capoluoghi di provincia: Varese, Bergamo,  Brescia, Pavia, Lecco, Monza, Lodi, Cremona. «Da dieci anni - denuncia il presidente dell'Anci Lombardia, Attilio Fontana - subiamo da parte dello Stato tagli economici e l'imposizione di obiettivi di risparmio non più sopportabili. Sebbene la stragrande maggioranza dei Comuni lombardi abbia i conti in regola, veniamo trattati come se gli spreconi fossimo noi: ci vengono tolti i trasferimenti e ogni forma di autonomia tributaria, ci è stato impedito di investire i soldi che abbiamo risparmiato».Oggi, i primi cittadini di partiti diversi sono scesi in strada e hanno consegnato simbolicamente la fascia tricolore nell mani del prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, che ha ricevuto e ascoltato parte della delegazione dei manifestanti. «La nostra iniziativa ha riscosso grande successo e ha raggiunto un primo risultato: l'attenzione del Governo», spiega il presidente dell'Anci Lombardia. Il prefetto accogliendo la delegazione di Anci Lombardia «ha riferito - sottolinea Fontana - dei contatti avuti con il Governo, in modo particolare con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che hanno espresso la loro comprensione delle difficoltà dei Comuni e l'intenzione del il Governo a prendere provvedimenti per alleviarle, a partire dal federalismo fiscale».
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