martedì 2 giugno 2015
​A Venezia Casson si ferma al 38%, lo sfidante Brugaro al 28%.  Solo al Sud alcuni sindaci eletti al primo turno.
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​La maggior parte dei 17 comuni capoluogo la parola finale per gli scranni da sindaco la si avrà il 14 giugno, data in cui si terranno i ballottaggi. L'attenzione degli addetti ai lavori va in ogni caso alla città di Venezia, commissariata dopo l'arresto dell'ex sindaco Giorgio Orsoni (Pd) a giugno 2014 per lo scandalo Mose, che vede ora in pole position per lo scranno di sindaco il candidato del Pd Felice Casson. Il pallottoliere delle appartenenze politiche mostra, prime delle elezioni, 10 giunte rette dal centrosinistra, 6 dal centrosinistra e una lista civica. Ma al momento, in cui sono ancora numerosi gli scrutini in corso, l'unico cambio politico è quello di Tempio Pausania, passata dal centrosinistra al centrodestra. VENEZIA Ballottaggio tra l'ex magistrato Felice Casson, supportato dal Pd e, tra gli altri, da due liste civiche, si è fermato  al 38. Il suo maggior sfidante, l'imprenditore Luigi Brugnaro, sostenuto da Forza Italia, liste civiche e un'intesa siglata tra Ncd, Udc e Area Popolare, non è andato oltre il 28,6%. ROVIGO Se ne riparlerà fra due settimane in fase di ballottaggio. La candidata del centrosinistra, Nadia Romeo (Pd, liste civiche e partito socialista), si è fermata al 24% dei voti, distanziando Massimo Bergamin (Lega Nord e Forza Italia), che ha ottenuto il 18%. LECCO Il comune lombardo andrà al ballottaggio: nella sfida per ora è in vantaggio il candidato di centrosinistra, Virginio Brivio (Pd più liste civiche), che non è riuscito a fare meglio del 39,2%, mentre il suo principale contendente, Alberto Negrini (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale e una lista civica), si è fermato al 26,5%. MANTOVA Nonostante gli oltre 20 punti percentuali di distacco rispetto al suo competitor, Mattia Palazzi, candidato di centrosinistra (Pd, liste civiche e Sel), non ce l'ha fatta ad aggiudicarsi al primo turno lo scranno di sindaco, fermandosi al 46,5%. La candidata di centrodestra Paola Bulbarelli (FOrza Italia, Lega Nord, lista civica e Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale) ha totalizzato soltanto il 26,4%. AREZZO Ballottaggio anche per il comune toscano. Matteo Bracciali, candidato del centrosinistra (Pd e liste civiche) è fotografato al 45,4%, mentre Alessandro Ghinelli non ha superato il 35%. FERMO Fortemente probabile che per il risultato definitivo si debba aspettare il 14 giugno: a scrutinio ancora in corso Antonio Zacheo del centrosinistra (Pd e liste civiche) ha il 27,4% dei voti, seguito a poca distanza da Giambattista Catalini (Forza Italia e liste civiche) con il 22%. MACERATA Anche per il capoluogo marchigiano, il risultato slitta al ballottaggio. Il candidato del centrosinistra, Romano Carancini (Pd, liste civiche, Udc e IdV) ha totalizzato il 40%, pur distanziando di molto Deborah Pantana, (Forza Italia, liste civiche e Popolari per l'Italia), fermatasi al 17,6%. CHIETI Ballottaggio anche in questo caso: il sindaco uscente di centrodestra, Umberto Di Primio (Forza Italia, Ncd, Udc e liste civiche), ha raggiunto il 37% di consensi, mentre Luigi Febo (Pd, Centro democratico e altri) ha raggiunto il 30,2%. ANDRIA Il sindaco di centrodestra uscente, Nicola Giorgino (Forza Italia, liste civiche, Noi con Salvini), riconfermato grazie al 52% di voti ha battuto così il candidato di centrosinistra (Pd, liste civiche e IdV), Sabino Fortunato, fermo al 24,7%. TRANI Il candidato di centrosinistra (Pd, Verdi e liste civiche) ha raggiunto il 47,8%, distanziando Antonio Florio (liste civiche e area popolare) fermo al 14,8%.  MATERA Tutto rimandato al ballottaggio, con Salvatore Adduce (centrosinistra, sostenuto da Pd, Sel e liste civiche) che ha totalizzato il 40,1%, anche se tallonato da Raffello De Ruggieri (liste civiche e socialisti), fermatosi al 36%.  VIBO VALENTIA Nel capoluogo calabrese si è imposto Elio Costa, ex magistrato che dà continuità al centrodestra grazie al 50,8% dei suffragi, battendo Antonio Maria Lo Schiavo del centrosinistra, che non è andato oltre il 37,2%. AGRIGENTO Rimane al centrosinistra grazie alla prova di Calogero Firetto, deputato regionale di Area Popolare (Pd, Udc, Nuovo Centrodestra e da diverse liste civiche), che si è imposto con circa il 60% dei voti.  ENNA Non sfonda, diversamente dalle aspettative, l'ex senatore Pd Vladimiro Crisafulli (supportato da Enna democratica e da altre due liste in cui convergono Ncd e Udc), che ha raggiunto  il 41,9% dei voti. Gli si oppone Antonello Maurizio Dipietro (liste civiche), forte del 24,1%. SANLURI In nome della continuità, l'esito delle comunali nella città sarda ha premiato ancora il centrosinistra con il vicesindaco uscente, Alberto Urpi, che ha raggiunto il 47,2% (nella cittadina sarda, avendo meno di 15mila abitanti, viene assegnata la vittoria a chi, al primo turno, si aggiudica il maggior numero di voti). Positiva ma insufficiente la prova di Giuseppe Tatti, che ha ottenuto il 40,1%. NUORO Tutto da decidere col ballottaggio: il candidato di centrosinistra, Alessandro Bianchi (Pd, Sel, Psi, Sel e lista civica), ha ottenuto il 29,9% dei voti, pur riuscendo a distanziare Andrea Soddu (liste civiche e partito sardo d'azione), che non ha saputo far meglio del21,4%.  TEMPIO PAUSANIA Qui non sarà più il centrosinistra a governare, grazie all'ex assessore regionale Andrea Biancareddu (Udc), che è riuscito ad imporsi col il 52% delle preferenze.
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