lunedì 29 maggio 2023
La coalizione espressione della maggioranza espugna anche Ancona, dove non vinceva da trent'anni, e passa nelle maggiori città toscane. Sorpresa a Terni con la vittoria di Bandecchi
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Il primo scontro elettorale Meloni-Schlein segna una vittoria netta della premier, che dai ballottaggi per le elezioni comunali di ieri non poteva davvero pretendere di più. Pazienza per Vicenza, per altro persa per una manciata di voti, perché Ancona, unico capoluogo di Regione alle urne dove il centrodestra non vinceva da trent’anni, vale da sola la partita e l’en plein nei grandi centri toscani (Massa, Pisa e Siena), compensa ampiamente la sconfitta veneta. Terni poi, dove vince l’outsider Stefano Bandecchi, fa storia a sé, ma anche lì il centrosinistra finisce terzo e il patron della Ternana calcio non ha mai nascosto le sue simpatie per la coalizione di maggioranza. In totale il bottino al secondo turno è di 5 capoluoghi su 7 (9 a 3 considerando il primo round): abbastanza per consentire al capo dell’esecutivo di rivendicare «il buongoverno premiato dai cittadini» e convincere Matteo Salvini a improvvisare un vertice ad Arcore per “un’analisi della vittoria” con Silvio Berlusconi e una discussione sui «progetti futuri». La nota negativa arriva ancora una volta dal dato sull’affluenza, che in questi ballottaggi è stata del 49,64%, in calo dell'8,75% rispetto al primo turno quando (58,39%).
La vittoria più dolce, come detto è quella di Ancona (vedi articolo a lato), dove la spunta Daniele Silvetti dopo un testa a testa andato avanti per gran parte dello spoglio. Ma la riconferma di Siena non è da meno, non solo perché rafforza la presenza della maggioranza in una città simbolo della sinistra, ma perché porta con sé il merito di aver eletto la prima donna sindaco nella storia del capoluogo, Nicoletta Fabio. Le affermazioni di Massa e Pisa, consentono poi di rinfacciare il cambio di vento in Toscana, mentre la vittoria nell’unico capoluogo di provincia in Puglia, Brindisi, completa le caselle di un mosaico impietoso per le opposizioni, sconfitte a prescindere dalle diverse varianti adottate nei territori, con o senza il campo largo.
La personalizzazione dello scontro non è stato un buon affare per la segretaria dem che esce ammaccata dal duello con la presidente del Consiglio. Basti pensare che a Vicenza, unica pedina guadagnata dal centrosinistra per soli 500 voti in più, il nuovo sindaco aveva chiesto alla leader del Pd di non venire a fare campagna in città.
Troppo facile per Salvini ironizzare «sull’ottimo effetto Schlein» all’uscita da villa San Martino e anche Meloni non può esimersi dall’associare il risultato al riconoscimento del suo operato da premier: «Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra e che hanno premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte e la nostra concretezza. Abbiamo ottenuto conferme importanti e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica, come ad Ancona, a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti. Il centrodestra conferma il suo radicamento, la sua forza». Del resto la misura della sconfitta vale di per sé un giudizio di apprezzamento a livello nazionale. Che forse darà adito a Lega e Fi di rivendicare il ruolo nei territori, visti i diversi sindaci espressione dei due partiti, ma nel complesso l’immagine che arriva è quella di un centrodestra unito e vincente e di un Pd incapace di fare la differenza e tenere unita la coalizione del centrosinistra.

Siena
La candidata del centrodestra Nicoletta Fabio è stata eletta sindaca di Siena. Al ballottaggio, secondo i dati del Viminale, ha ottenuto il 52,16%. L'avversaria, Anna Ferretti, eletta consigliere, si è fermata al 47,84%. «Non c'è che dire: un ottimo "effetto Schlein" - scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando il risultato -.Straordinari risultati per la Lega e il centrodestra in tutta Italia, con storiche vittorie ad Ancona - unico capoluogo regionale al voto, da sempre amministrato dalla sinistra - e Brindisi, trionfo in Toscana con le riconquista di Massa, Pisa e Siena, in attesa dei risultati del primo turno in Sicilia nei quali siamo molto fiduciosi». Fabio è la prima donna a guidare Siena ma ha chiesto di essere chiamata "sindaco" «per una questione istituzionale». Professoressa di italiano e latino alle superiori, ora in aspettativa, ha 62 anni. Inizialmente aveva sostenuto il candidato civico Emanuele Montomoli, biologo, docente universitario e imprenditore nella ricerca, poi scaricato dopo aver reso nota la sua appartenenza alla massoneria.

Massa
Francesco Persiani è stato confermato sindaco di Massa. In base ai dati definitivi del Viminale, quando è stato completato lo spoglio di tutte le 80 sezioni, il sindaco uscente, sostenuto da Lega e Forza Italia ha ottenuto il 54,36% (15.719 voti). Enzo Romolo Ricci, del centrosinistra, si è fermato al 45,64% (13.195 voti). «Sono contento per il risultato delle urne, ringrazio la città che ha riconosciuto il nostro buongoverno e quanto fatto negli ultimi cinque anni - ha detto il primo cittadino a voto ormai acquisito -. Il mio impegno è quello di proseguire con lo stesso entusiasmo con cui ho lavorato in questi anni e, se possibile, in misura maggiore. Sono orgoglioso di rappresentare il centrodestra a Massa, ringrazio tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia». Per Persiani si tratta del secondo mandato da sindaco, avendo già guidato la città dal 2018 al 2023. Già al primo turno aveva ottenuto più voti di tutti gli altri candidati, anche senza il sostegno di Fratelli d'Italia che aveva presentato un proprio uomo, Marco Guidi.

Pisa
Il fronte del centrodestra tiene anche a Pisa, dove il sindaco uscente, Michele Conti, si aggiudica la riconferma con il 52,11%, contro il 47,89% dello sfidante di centrosinistra, Paolo Martinelli. «Massa, Pisa e Siena, i tre capoluoghi toscani al ballottaggio, si confermano tutti al centrodestra. La Schlein in Toscana non l'hanno proprio vista arrivare! Una vittoria schiacciante, senza appello, anche in contesti complessi, come a Massa - esulta l'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi -. La Lega è risultata determinante ovunque e questo risultato ha una valenza politica enorme. Non c'è dubbio, infatti, che questo esito abbia anche una lettura nazionale: i cittadini esprimono con questo voto grande soddisfazione per l'operato del governo di centro-destra e dei suoi ministri, come Matteo Salvini. Congratulazioni quindi a Francesco Persiani, Michele Conti e Nicoletta Fabio. Oltre che ad Alberto Giovanetti, sindaco riconfermato a Pietrasanta».

Brindisi
A Brindisi, unico capoluogo di provincia pugliese al voto, è l'azzurro Giuseppe Marchionna (54%) a strappare il Comune al centrosinistra, con il candidato avversario, Roberto Fusco, fermato al 46%. L'affluenza si attesta al 43,81%. Al secondo turno delle precedenti amministrative, nel 2018, era al 40,63 %. Il dato è comunque in calo rispetto all'affluenza del primo turno del 14 e 15 maggio scorso (57,65%).

Vicenza
A sorpresa, a Vicenza il candidato del centrosinistra Giacomo Possamai, vince il ballottaggio con il 50,5% delle preferenze. Sconfitto il sindaco uscente del centrodestra, Francesco Rucco, che ha ottenuto il 49,5%. «Ringrazio tutti davvero di cuore per questi mesi straordinari: abbiamo fatto una cosa incredibile, se avete visto i dati in giro per l'Italia, il risultato di oggi è al di là di ogni aspettativa. Siamo partiti mesi fa consapevoli di essere indietro, abbiamo recuperato fino al dato di oggi. Una vittoria incredibile». ha commentato il primo cittadino, sostenuto dal Pd e da 4 liste civiche. «Oggi ci ha dato la fiducia la maggioranza dei vicentini, ma il dato del sindaco uscente è importante: il mio impegno è ad essere veramente il sindaco di tutti i vicentini, consapevole che questa città ha bisogno di mettersi in cammino». «Una battaglia all'ultimo voto - ha commentato Rucco - e faremo un'opposizione responsabile». L'affluenza definitiva dei ballottaggi è del 52,7%. Hanno votato 46.931 aventi diritto, su 88.941. Si tratta di circa 400 persone in meno rispetto al primo turno, quando l'affluenza definitiva era stata del 54,20%.

Terni​
È Stefano Bandecchi il nuovo sindaco di Terni. Il patron dell'Università Cusano e della Ternana calcio, sostenuto da una serie di liste civiche, è riuscito al secondo turno a superare il candidato del centrodestra, Orlando Masselli, ottenendo il 55% dei voti contro il 45% dello sfidante. Il successo di Bandecchi era stato sorprendente già al primo turno, quando era riuscito a estromettere dal ballottaggio il centrosinistra (rappresentato da José Maria Kenny).

Ancona
Il centrodestra si aggiudica anche la battaglia di Ancona, la vittoria più dolce per il centrodestra in una città in cui non aveva mai vinto negli ultimi trent'anni. Il neo eletto sindaco, Daniele Silvetti prende il 51,73% delle preferenze contro il 48,27% ottenuto da Ida Simonella candidata di centrosinistra. «Sarò il sindaco di tutti gli anconetani, il sindaco della città di Ancona, mi sento all'altezza».

Catania
Alle elezioni comunali di Catania, in base alla prima proiezione delle 16.16 con copertura campione del 10% realizzata da Noto sondaggi per Vr Sicilia (ricerca soggetta ad errore statistico), alle elezioni comunali è in testa Enrico Trantino, candidato sindaco del centrodestra e di alcune liste civiche, con il 66,6% dei voti, mentre Maurizio Caserta, candidato di centrosinistra, sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e da liste civiche, è al 22,8%.

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