venerdì 7 giugno 2013
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Alla fine tutto va esattamente come deciso mercoledì dalla maggioranza a tavolino: Roberto Fico (M5S) viene eletto alla guida della Vigilanza Rai, il Copasir tocca al leghista Giacomo Stucchi, la Giunta per le elezioni se la aggiudica Dario Stefano, ex Udc ora nelle file di Sel. Il Movimento 5 Stelle però, nonostante la «conquista» della Vigilanza Rai, non ci sta criticando la scelta dell’esponente leghista per il Copasir e arrivando sull’orlo di una spaccatura anche al suo interno dopo un duro confronto che rappresenta la spia di tutte le tensioni che stanno caratterizzando il movimento e la partita dei «frondisti». Una partita che sembra appena agli inizi. Mentre rientra la protesta di Sinistra e Libertà che fino a mercoledì sera continuava a rivendicare per il suo deputato Claudio Fava (che ieri si è auto-votato) la poltrona del Copasir, minacciando di mandare all’aria ogni accordo. Ma, prima di tutto, contestano i grillini: «il Movimento 5 Stelle è l’unica vera opposizione visto che – come ribadisce anche il capogruppo al Senato Vito Crimi – Sel è arrivata in Parlamento grazie al premio di maggioranza e la Lega si è astenuta nel voto al governo». In più si disapprova il fatto che alla guida del Comitato che dovrebbe controllare i Servizi Segreti italiani «e dunque l’unità e la sicurezza della Repubblica» sia andato uno della Lega, «cioè uno scissionista», come osservano Crimi e Luigi Di Maio. Ma l’agitazione in casa M5S è tale che, oltre ai due deputati che si danno in fuoriuscita dal gruppo, Alessandro Furnari e Vincenza Labriola, anche il senatore siciliano Mario Michele Giarrusso decide di lasciare la Giunta per le Autorizzazioni di Palazzo Madama subito dopo l’elezione di Dario Stefano. Sulle due bicamerali invece tutto fila liscio: Giacomo Stucchi «espugna» il Copasir con 6 voti su 10 e viene affiancato dai vice Giuseppe Esposito (Pdl) e Felice Casson (Pd). Mentre Roberto Fico (M5S) è il nuovo presidente della Vigilanza Rai con 29 voti sui 37 presenti.
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