sabato 2 agosto 2014
L'indagine: crisi economica e maltempo lasciano a casa il 74% della popolazione. «Mare troppo caro, cambiano le mete».
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Quasi tre italiani adulti su quattro (74%) staranno a casa nel mese di agosto durante il quale non prevedono di trascorrere neanche un giorno di vacanza. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che appena 13 milioni di italiani hanno deciso di partire nel mese più gettonato delle vacanze. "L'incertezza sul futuro e la pesante crisi economica - sottolinea la Coldiretti - sono le principali ragioni delle mancate partenze degli italiani sulle quali è però anche pesato il pessimismo generato dal maltempo. Le città non si svuoteranno e - precisa la Coldiretti - la circolazione sulle strade sarà più contenuta come conferma Autostrade per l'Italia che ha previsto un unico bollino nero per l'estate 2014, nella mattina di sabato 9 agosto mentre per l'Anas è a rischio di traffico intenso anche sabato 2 agosto". "Le partenze di agosto - continua la Coldiretti - costano infatti più caro ai vacanzieri che sono costretti ad affrontare le tariffe dell'alta stagione che nelle strutture ricettive e nelle varie attività di svago possono essere pari anche al doppio di quelle degli altri periodi dell'anno. Chi non ha rinunciato a partire ha comunque cambiato: un italiano su cinque (20 per cento) che trascorre almeno un giorno di vacanza dormendo fuori rimane nella propria regione di appartenenza nell'estate 2014, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè". Cambiano anche le mete e se il mare resta il preferito il clima incerto ha spinto verso destinazioni alternative come la campagna che fa segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell'offerta agrituristica, ma anche all'ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti dedicati. "I grandi esodi vacanzieri come pure le città deserte sono comunque un ricordo del passato per effetto di un crisi che - precisa la Coldiretti - ha modificato gli stili di vita degli italiani. A cambiare è anche l'organizzazione estiva delle attività nei centri urbani dove è indispensabile garantire alla popolazione rimasta un maggiore livello di servizi e di prodotti rispetto al passato. Se l'apertura dei grandi centri commerciali è garantita anche moltissimi piccoli negozi hanno deciso di non abbassare le saracinesche per cercare di risollevare i bilanci pesantemente colpiti dalla crisi ma a questi si sono aggiunti i sempre più numerosi mercati degli agricoltori di campagna amica in città dove è possibile acquistare senza intermediazioni prodotti alimentari freschi con il miglior rapporto prezzo/qualità". Una opportunità importante con l'arrivo del grande caldo soprattutto per anziani che hanno difficoltà a muoversi ma hanno l'esigenza di consumare più frutta e verdura per difendersi dai colpi di calore. Non mancano peraltro - conclude la Coldiretti - iniziative di solidarietà, attività ricreative, spettacoli ed iniziative culturali per quanti hanno deciso di non partire ed hanno la possibilità di godersi anche in città una atmosfera più vivibile.
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