lunedì 30 dicembre 2019
Ventiquattro ore prima era successo lo stesso ad un uomo che viveva in strada a Verona. Alla base dei due decessi le rigide temperature di queste ultime notti
Un senzatetto si ripara dal freddo a Roma

Un senzatetto si ripara dal freddo a Roma - Ansa/Luciano Del Castillo

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Un senza dimora, di età apparente tra i 50 e i 60 anni, è stato trovato morto stamattina nel parcheggio di un supermercato in via Aspertini, alla periferia di Roma. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della stazione Tor Bella Monaca, della polizia locale e il 118, ma per l'uomo non ci sarebbe stato nulla da fare. Sul corpo non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza. Non si esclude, perciò, al momento un decesso per cause naturali forse collegato anche al freddo, viste le temperature frizzanti delle ultime notti nella Capitale.

Sul posto per i rilievi, visto che l'uomo era sprovvisto di documenti, anche i militari Nucleo Investigativo di Frascati. La salma è stata trasportata all'ospedale di Tor Vergata a disposizione della procura di Tivoli

Il precedente in Veneto

Appena ventiquattro ore prima, un altro senza dimora è stato trovato morto in un giardino pubblico a Verona, nei pressi di Porta Vescovo. Quando sono arrivati i sanitari del 118 la persona era già priva di vita. La causa del decesso, anche in questo caso, sarebbe da attribuire ad ipotermia. La vittima è un cittadino
nigeriano di 45 anni; era seguito dalla Ronda della Carità, una Onlus veronese che dà assistenza ai poveri, portando loro pasti caldi e coperte per combattere il freddo in inverno. Da alcune notti la temperatura nelle città del Veneto si è fatta particolarmente rigida e questa potrebbe essere la causa del decesso dell'uomo, anche perché la zona è abitualmente frequentata da senzatetto ed emarginati.

L'appello della Comunità di Sant'Egidio

Dopo questa tragedia la Comunità di Sant’Egidio lancia un appello a tutti cittadini. Ognuno può fare qualcosa: fermarsi davanti a chi vive per strada, portare una coperta, capire come aiutarlo, rivolgersi a chi già aiuta, come alle nostre sedi in tutta Italia (vedi www.santegidio.org)

La Comunità di Sant’Egidio, ampliando le strutture che offre normalmente a chi vive per strada (tra cui – solo nella Capitale - Palazzo Migliori, gestito insieme all’Elemosineria Apostolica e la Villetta della Misericordia all’interno dell’ospedale Gemelli) aprirà dal 31 sera la chiesa di San Callisto a Trastevere, dove potranno essere ospitate 40 persone in più per la notte.

L’inverno non è una calamità improvvisa e innaturale, ma ampiamente prevista, anche se può arrivare in ritardo, com’è accaduto quest’anno. Per questo un appello urgente è rivolto anche alle istituzioni: tutti i Comuni italiani, nessuno escluso, devono avviare o potenziare con urgenza il loro piano freddo, prima che le prossime ondate di gelo provochino nuove vittime

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