giovedì 5 maggio 2016
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È un invito a cercare il bene comune senza tornaconto. A farlo Comunione e liberazione in un volantino mandato ai candidati alle prossime elezioni amministrative, chiedendo loro di non fare promesse difficili da realizzare. Un modo per combattere anche «la crescente disaffezione al voto» e «la sfiducia verso qualunque formazione politica». Chi si candida alle prossime elezioni amministrative – sottolinea infatti Cl – può farlo «per ritagliarsi la sua piccola fetta di potere», alimentando così la stanchezza della libertà e della responsabilità della gente, oppure «può mostrare che si può cercare il bene comune, con umiltà e senza tornaconto personale, attraverso il dialogo e l’incontro». Secondo il movimento perciò, ogni candidato può testimoniare che la politica è un bene, «operando con realismo e prudenza, senza far promesse che non può mantenere». Occuparsi del bene di tutti in una amministrazione locale – è la conclusione – è esso stesso un bene, «perché significa contribuire a fare delle nostre città una casa abitabile per tutti e per ciascuno».
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