sabato 6 aprile 2013
Si sono celebrati oggi i funerali di Romeo Dionisi, Anna Maria e Giuseppe Sopranzi, tre anziani di Civitanova Marche che si sono tolti la vita perché sopraffatti dalle difficoltà economiche. L'arcivescovo Conti: «Non potete immaginare quante persone mi chiedono aiuto, ma ultimamente sono spaventato». Prima delle esequie, alcune contestazioni. La replica della Presidente della Camera Boldrini: «Dovere delle istituzioni metterci la faccia».​
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C'è anche una corona di fiori del presidente della Repubblica tra quelle arrivate nella Chiesa di San Pietro e Paolo a Civitanova Marche dove sono stati celebrati i funerali di Romeo Dionisi, Anna Maria e Giuseppe Sopranzi. Tre anziani che si sono tolti la vita perchè sopraffatti dalle difficoltà economiche. Piazza XX Settembre, antistante l'ingresso della chiesa è stracolma di gente. All'arrivo sul sagrato i tre feretri sono stati accolti da un lungo applauso e dalle grida di alcune persone che hanno contestato le autorità presenti.«Non potete immaginare quante persone mi chiedono aiuto, ma ultimamente sono spaventato. Non sono solo gli operai a rivolgersi a me ma anche gli imprenditori» ha detto l'arcivescovo di Fermo Luigi Conti, presidente della Conferenza episcopale delle Marche, durante l'omelia e ha  rivolto un appello a «coloro che ci governano perchè facciano presto e si rendano conto che non ce la facciamo più».«Dobbiamo tornare alla Genesi, dove ci sono due domande - ha proseguito il vescovo Conti - dopo il peccato originale: il Signore chiede ad Adamo “Dove sei?”, e la seconda, a Caino, “Dov'è Abele?”. Questa domanda è per noi: 'Dove sono Romeo, Anna Maria e Giuseppe?'».«Caino - ha proseguito il presule - risponde con un'altra domanda: “Non lo so, sono forse io il custode di mio fratello?”. Ecco il punto critico di questo momento storico, la domanda “sono forse il custode”?. Eppure è così, ognuno di noi ha questa vocazione di custode dell'altro». «Forse la condizione in cui erano entrati Romeo, Anna Maria e Giuseppe - ha detto l'arcivescovo in un altro passaggio della sua omelia - era il buio totale, un'eclissi, ma sono certo che se hanno chiesto perdono a noi forse l'ultimo pensiero è stato: Padre ci consegniamo te». Boldrini: mio dovere esserci«Il primo dovere delle istituzioni è esserci, “metterci la faccia”, tanto più nei momenti duri. Sarebbe troppo comodo - e per quanto mi riguarda inaccettabile - scegliere di essere presenti soltanto dove è garantito l'applauso». Sono le parole del presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo la sua visita a Civitanova Marche in occasione delle esequie di Romeo Dionisi, Anna Maria e Giuseppe Sopranzi. Dopo aver partecipato alla cerimonia in Comune, Laura Boldrini, ha fatto visita alle salme di Romeo Dionisi, Anna Maria Sopranzi e del fratello Giuseppe, composte presso la sala mortuaria dell'ospedale cittadino. La presidente della Camera si è raccolte in silenzio, di fronte alle bare. E si è intrattenuta a parlare qualche minuto con alcuni parenti delle tre vittime.«Non mi sono accorta di alcuna contestazione, né all'ingresso, né all'uscita dal Comune di Civitanova» ha poi precisato la Presidente della Camera. «E comunque - ha aggiunto - chi sopporta il peso di queste tragedie ha tutto il diritto di esprimere come ritiene il suo dolore e la sua indignazione».

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