lunedì 9 agosto 2010
La polizia e i magistrati che indagano sul deragliamento del convoglio della Circumvesuviana hanno sentito altri testimoni, oltre al macchinista Giovanni Naso. Secondo alcuni passeggeri, stava parlando al telefono. Il suo legale sottolinea come avesse segnalato anomalie sulla linea.
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«Il mio assistito è vicino ai familiari della vittima ed è vicino a tutti i feriti della tragedia della Circumvesuviana. Vive una situazione di particolare angoscia perchè è una persona molto scrupolosa e attenta al lavoro». Lo afferma l'avvocato Sergio Cosentini, il legale del macchinista Giancarlo Naso che la scorsa settimana era alla guida del treno della Circumvesuviana che è deragliato.Questa mattina su quel tratto c'è stato un sopralluogo dei  tecnici dell' Ustif, Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero dei Trasporti, e dei tecnici della Circumvesuviana, per valutare l'opportunità di far riprendere la circolazione almeno su un solo binario, mentre in Procura sono sfilati altri testimoni che devono riferire cosa sia accaduto in quei drammatici minuti. L'altro binario, quello del deragliamento, resta sotto sequestro. Al momento non è ipotizzabile stabilire quando verrà liberato. «L'unica certezza è che il mio assistito in quel momento non era al telefono», prosegue l'avvocato Cosentini. Lo stesso legale, in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri, ha fatto invece sapere che il macchinista aveva segnalato un'anomalia sui binari: «È una persona che sa fare con attenzione il suo lavoro». Intanto, non si placa la polemica sulla sicurezza. Il treno coinvolto nell'incidente è un convoglio di ultima generazione che viene impiegato soprattutto nei tratti urbani, quelli dove si registra un grande afflusso di passeggeri. Per le tratte più lunghe, di solito, fanno sapere dalla Circum, si utilizzano treni con più posti a sedere per i quali è stato avviato un programma di revamping. Dall'azienda, inoltre, fanno sapere che mai si sono lesinati gli investimenti per la sicurezza sulle diverse linee della ferrovia locale che serve un vasto bacino di utenza.
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