lunedì 23 maggio 2022
L'analisi di Oxfam in occasione del Forum di Davos: profitti record già nel 2021 con l'aumento dei prezzi, in oltre 250 milioni a rischio povertà. E i vaccini ancora fermi
Cibo ed energia: è boom di nuovi miliardari, 573 in tempo di pandemia
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È ancora così, come tante, troppe volte nella storia: alle grandi tragedie dell’umanità corrispondono ulteriori, grandi accumulazioni di ricchezze. I Cargill, una famiglia americana proprietaria di quella che è ritenuta nel settore alimentare la più grande azienda mondiale a conduzione familiare (insieme ad altre tre imprese, controlla il 70% del mercato agricolo globale nei cereali), hanno realizzato l'anno scorso il più grande profitto nella sua storia, con 5 miliardi di dollari di utile netto, record che potrebbe essere battuto nel 2022. La sola famiglia Cargill conta ora 12 miliardari al suo interno (erano 8 prima della pandemia).

È un esempio del fenomeno creato dall’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che stanno schizzando ancor più dall’inizio della guerra con la crisi del grano e i raccolti ucraini bloccati nei porti. Ma che già nel 2021 – con la pandemia ancora galoppante – aveva prodotto nuove disuguaglianze. La spirale della povertà estrema rischia di inghiottire nel 2022 1 milione di persone ogni giorno e mezzo circa (in tutto sono 263 milioni di persone), mentre i super ricchi che controllano le grandi imprese alimentari e dell’energia continuano ad accrescere le proprie fortune, accresciute dall’inizio del Covid-19 di 453 miliardi di dollari, al ritmo di 1 miliardo di dollari ogni due giorni.

In apertura del meeting annuale del World Economic Forum (quest’anno in presenza) a Davos, Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, rilascia nuovi allarmanti dati che fotografano scandalose iniquità a livello globale. «I miliardari a Davos potranno brindare all’incredibile impulso che le loro fortune hanno ricevuto grazie alla pandemia e all’aumento dei prezzi - ha detto Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam International ­­-­, ma allo stesso tempo decenni di progressi nella lotta alla povertà estrema rischiano di essere vanificati».

PER LE 5 BIG DELL’ENERGIA OLTRE 2.600 DOLLARI DI PROFITTI AL SECONDO

La ricerca conferma questa realtà. Le imprese nei settori energetico, alimentare e farmaceutico – caratterizzati da situazioni di forte monopolio - registrano profitti da record, mentre i salari dei lavoratori rimangono stagnanti: 5 delle più grandi multinazionali energetiche (Bp, Shell, Total Energies, Exxon e Chevron) fanno 2.600 dollari di profitto al secondo. La pandemia ha prodotto 573 nuovi miliardari (62 solo nell’alimentare), uno ogni 30 ore. La loro ricchezza è aumentata, in termini reali, più in 24 mesi di Covid-19 che nei primi 23 anni delle rilevazioni di Forbes: vale ora il 13,9% del Pil mondiale, una quota più che triplicata dal 4,4% del 2000. Oggi 2.668 miliardari (saliti di 573 unità, appunto) possiedono una ricchezza netta di 12.700 miliardi di dollari, cresciuta durante la pandemia, in termini reali, di 3.780 miliardi. Sul fronte opposto, invece, su scala globale un lavoratore collocato nel 50% degli occupati con retribuzioni più basse dovrebbe lavorare per 112 anni per guadagnare quello che un lavoratore nel “top 1 per cento” guadagna in media in appena un anno. «La marcata concentrazione della ricchezza e di potere economico nelle mani di pochi è il risultato di politiche di lungo corso, di decenni in cui le regole del gioco sono state fortemente condizionate da interessi particolari a detrimento della maggioranza dei cittadini - ha aggiunto Bucher -. Siamo di fronte a una disuguaglianza tossica che rischia di spezzare i legami che tengono insieme la nostra società».

PROFITTI RECORD PER I MONOPOLISTI DEL CIBO E RITARDI SUI VACCINI

Ed è tornata a farsi drammatica anche la questione alimentare. Dallo Sri Lanka al Sudan, i prezzi alle stelle del cibo innescano dissesti sociali e politici: il 60% dei Paesi a basso reddito, martoriati ora anche dall’inflazione, è sull'orlo della crisi a causa del debito, con conseguenze durissime per i lavoratori con basso salario.

La pandemia ha prodotto 40 nuovi miliardari anche nel settore farmaceutico che ha registrato negli ultimi due anni profitti da capogiro. Imprese come Moderna e Pfizer hanno realizzato 1.000 dollari di profitto al secondo grazie al solo vaccino Covid-19 e, nonostante abbiano usufruito di ingenti risorse pubbliche per il suo sviluppo, fanno pagare ai governi le dosi fino a 24 volte in più rispetto al costo di produzione stimato, anteponendo gli utili alla tutela della salute globale in un mondo in cui l'87% dei cittadini nei paesi a basso reddito non ha ancora completato il ciclo vaccinale. «È scandaloso – conclude Bucher –. A due anni dall'inizio della pandemia, con più di 20 milioni di morti stimate e una crisi economica drammatica, i leader dei governi hanno il dovere morale di promuovere misure nell'interesse dei più, soprattutto delle persone più vulnerabili, e non di pochi».

LE RICHIESTE DI OXFAM

Oxfam raccomanda per questo ai governi di porre fine all’apartheid vaccinale sospendendo i brevetti, favorendo la condivisione di know-how e tecnologia sui vaccini, investendo in centri di produzione di vaccini nel Sud del mondo, redistribuendo immediatamente ed equamente le dosi esistenti e mantenendo le promesse di donazione fatte; riallocare, a favore dei Paesi vulnerabili, una generosa quota dei diritti speciali di prelievo (Dsp); introdurre imposte straordinarie sugli extra-profitti per finanziare trasferimenti pubblici alle famiglie in difficoltà; oltre a un serio riequilibrio dei carichi fiscali a favore dei redditi da lavoro.

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